Unità Italia: 17 marzo diventa festa, ma scuole e uffici aperti

Disegno di legge lo ha ribattezzato Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia

Passata la boa dei 150 anni, il 17 marzo resterà un giorno di festa. Un disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri lo ha ribattezzato Giornata dell'Anniversario dell'Unità d'Italia o Giorno della Nascita dello Stato italiano, come è stato detto in un primo momento forse per non creare confusione con il 4 novembre che è la Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale.
Ma sarà una solennità civile, avverte il governo, di quelle che non devono pesare sul bilancio pubblico, senza orari ridotti negli uffici né vacanze nelle scuole. Più che una festa, insomma, un giorno per ricordare e per riflettere su storia e radici del Paese. Niente vacanza e niente uffici chiusi, anche per non correre il rischio di far riesplodere le polemiche che accompagnarono un anno fa la proclamazione della festa, e perché la crisi non consente un aggravio di costi per la comunità.
La Giornata dell'Unità d'Italia sarà un po' come la Giornata della Memoria o il giorno del Ricordo o la Giornata del Tricolore, tutte celebrazioni che hanno un loro posto nel calendario e che vengono puntualmente ricordate e onorate, senza che per questo il Paese si fermi e senza costi per la finanza pubblica. Ma il disegno di legge del governo, che ora andrà alla valutazione del Parlamento, prevede comunque iniziative nelle scuole e nei più importanti luoghi di memoria. E poi dibattiti, convegni, giornate di studio, oltre ad iniziative più ricreative e popolari. Di fatto si formalizza una celebrazione che gli italiani hanno mostrato di condividere e apprezzare.

 

editore:

This website uses cookies.