Le vacanze per molti sono appena finite ma per chi ha già voglia di rifare i bagagli c’è una scusa in più per farlo: più di tre settimane l’anno di stop dal lavoro sono associate a minor rischio di morte nel lungo termine. È quanto emerso da uno studio finlandese che sarà presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia e sarà pubblicato sulla rivista The Journal of Nutrition, Health & Aging.
“Non si può pensare che avere uno stile di vita sano possa produrre un effetto compensatorio sulle conseguenze negative di troppo lavoro e di mancanza di vacanze”, avverte l’autore del lavoro Timo Strandberg dell’Università di Helsinki. Le vacanze, continua, possono avere un potente effetto anti-stress protettivo per la salute a lungo termine.
La ricerca ha coinvolto 1222 maschi tutti con almeno un fattore di rischio cardiovascolare (il fumo o il sovrappeso o il colesterolo alto o l’ipertensione etc) il cui stato di salute è stato seguito per alcuni decenni; il campione è stato suddiviso in due sottogruppi, uno ‘di intervento’ e uno di controllo. Ebbene è emerso che chi prendeva tre settimane di vacanze l’anno o meno di tre aveva un rischio di morire del 37% maggiore di chi stava annualmente in vacanza per più di tre settimane. Lo studio, conclude l’autore, evidenzia che la gestione dello stress è dirimente quanto i corretti stili di vita nella riduzione del rischio cardiovascolare e che è importante prendersi una pausa adeguata dal lavoro per ridurre fattori psicologici con un impatto negativo sulla salute.