Vacanze: ora si pagano a rate, fenomeno in crescita

Riguarda soprattutto viaggi a lunga durata, prenotati con largo anticipo

Cosa non si fa per non rinunciare alle vacanze. L’ultima tendenza, secondo quanto emerge da un’inchiesta dell’Agi, interpellando gestori alberghieri, agenzie viaggio, tour operator e associazioni consumatori, è pagare a rate anche la vacanza. Così mentre alcuni scelgono proposte low cost e prenotano con largo anticipo altri ricorrono alla rateizzazione. E’ la scelta effettuata da un italiano su venti per soggiorni alle Maldive o in Sardegna. “Il trend del credito a rate per le ferie – spiega Piero Orsoni, presidente di Telefono Blu, anche se è in aumento nel 2007 rispetto agli anni scorsi, conquista il 5% degli italiani che vanno in vacanza”. Per il presidente di Assoviaggio, Amalio Guerra, “il fenomeno è marginale ma in crescita, sono soprattutto le agenzie che hanno la bigliettazione elettronica per l’acquisto di biglietti aerei a farne ricorso”. Si ricorre alle rate soprattutto per viaggi “a più lunga durata, prenotati con largo anticipo”. Per il coordinatore di Assoviaggi, Mauro Maggi, comunque l’uso del viaggio pagato a credito è limitato: “Si riscontra soprattutto nelle grandi città”. Per Federalberghi, la percentuale degli italiani che ricorre ai debiti per pagarsi il soggiorno in hotel è talmente bassa da essere irrisoria. “Di solito vi ricorre chi prenota pacchetti viaggi: i grandi tour operator hanno delle finanziarie a garanzia del credito rateale, ma i residence o gli alberghi a gestione familiare praticano tariffe così scontate che la richiesta di rateizzare il soggiorno è praticamente nulla”. Anche per Faita, la vacanza in campeggio è così economica che la formula del pagamento dilazionato è praticamente sconosciuta. Tra le proposte degli istituti bancari, Intesa San Paolo propone il prestito “Intesa vacanze”, da 500 a 5.000 euro rimborsabili in rate mensili ad un Tan dell’8,50%, lo stesso che propone Banca di credito di Vignola nell’ambito del progetto Viaggi Vacanze, per prestiti fino a 25.000 euro.

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