Vacanze salve, governo fa retromarcia su accorpamento festività

La misura non offre sufficienti garanzie di risparmio

No all'accorpamento delle festività. Il mondo del turismo può tirare un sospiro di sollievo: il consiglio dei ministri ha deciso di non procedere all'accorpamento delle festività per tre ragioni. Anzitutto perché, secondo le stime della Ragioneria generale, la misura non dà sufficienti garanzie di risparmio, contrariamente a quanto indicato dalla norma. Inoltre, perché a differenza di quanto indicato dal decreto legge del 2011 nella parte in cui fa riferimento a 'diffuse prassi europee', non esistono in Europa previsioni normative di livello statale che accorpino le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni. Infine, perché l'attuazione della misura nei confronti dei lavoratori privati violerebbe il principio di salvaguardia dell'autonomia contrattuale, con il rischio di aumentare la conflittualità tra lavoratori e datori di lavoro.

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