Se i viaggi d’affari accrescono conoscenze e redditività aziendale

L’89% dei viaggiatori d’affari italiani dichiara che viaggiare per lavoro ha contribuito ad ampliare la propria visione del mondo. La stragrande maggioranza (98%) dichiara di apprezzare moltissimo l’esperienza del viaggio d’affari, e il 52% afferma che i viaggi contribuiscono a rendere il lavoro più interessante. Lo rivela una nuova ricerca di American Express secondo cui i viaggi d’affari si sono aggiunti alla lista dei vantaggi da considerare quando si cerca una nuova posizione lavorativa.

L’indagine globale sui professionisti regolarmente in viaggio per affari, condotta da YouGov per conto di American Express, mostra anche che i viaggi rappresentano un aspetto fondamentale, un facilitatore nel raggiungimento degli obiettivi di crescita, con la maggior parte (87%) degli intervistati professionisti che considera gli incontri face to face come essenziali al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

In un’epoca di crescenti tagli ai costi, i budget destinati ai business travel sono spesso la prima area di spesa a subire ingenti tagli, ma sette viaggiatori su dieci (70%) hanno dichiarato che ridurre i viaggi d’affari risulterebbe un vantaggio per la concorrenza.

Dalla ricerca emerge poi che i viaggiatori d’affari italiani intervistati che, effettuano in media dieci viaggi all’anno, di cui sei in Italia e cinque in altri paesi, amano prendersi cura della propria salute e del proprio benessere durante i viaggi, con una ricaduta positiva sulla produttività.

Tra i primi tre fattori che maggiormente nuocciono al benessere durante i viaggi, i professionisti italiani hanno scelto: non dormire abbastanza (46%); lo stress (36%); la fatica risultante dal dover estendere i giorni di lavoro (33%) e di non svolgere attività fisica (31%).

La ricerca evidenzia anche come, per superare questi disagi, i viaggiatori d’affari abituali siano riusciti ad ritagliarsi dei momenti di relax durante il viaggio d’affari per aumentare il loro benessere.

Infine, dal punto di vista logistico, i viaggiatori dichiarano che gli inconvenienti dell’ultimo minuto o i problemi tecnologici hanno impattato negativamente sulla loro produttività, tra cui i ritardi dell’ultimo minuto che interessano più della metà (52%), seguiti da problemi di accesso ad Internet o ad altre tecnologie (45%).

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