Stress e obesità, quando viaggiare fa male alla salute

Obesità, stress e dipendenza dall’alcol. Chi viaggia troppo per lavoro potrebbe soffrire di questi disturbi. Secondo quanto scrive Repubblica.it, uno studio della Mailman School of Public Health alla Columbia University, indica che l’obesità è del 92% più frequente in coloro che viaggiano spesso per lavoro. Il cambiamento di vari fusi orari, inoltre, può causare persino problemi per la salute mentale. Molti di questi soggetti soffrono di ansia e stress, comprensibile considerando i vari spostamenti e viaggi aerei, mentre altri soffrono anche di depressione.

Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di medicina del sonno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, spiega come il jet lag cronico agisca su chi viaggia molto per lavoro: “La premessa intanto è che il jet lag non ha lo stesso impatto su tutti. L’effetto dipende, per esempio, dalla direzione in cui si vola: andare ad est è più fastidioso che andare ad ovest. Anche gli orari di partenza e di arrivo possono influire sull’orologio biologico”. Ma c’è un modo per ridurre i fastidi del jet lag: “Ci si deve preparare già uno o due giorni prima della partenza al nuovo orario così da abituare il nostro orologio biologico. In più, appena si arriva a destinazione è importante sincronizzarsi subito al nuovo orario, ed evitare di dormire appena arrivati, se si attera di mattina o pomeriggio”.

Infine, “quando si viaggia spesso il consumo di alcol aumenta perché diventa un modo per prendere sonno. Però è estremamente controproducente perché il sonno causato dall’alcol non è ristoratore, ma frammentato”.

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