Vale quanto il Colosseo la cultura del vino. Come per l’Anfiteatro Flavio, l’arena dei gladiatori, in un calice di vino c’è una storia millenaria, economia, passione, e capacità attrattiva di turisti e consumatori.
Ad accostare il simbolo dell’Impero Romano col patrimonio enologico del Vigneto Italia è Franco Maria Ricci, presidente della Fondazione Italiana Sommelier, che insieme alla Luiss ha promosso, un Forum internazionale della Cultura del Vino, undicesima edizione a tema quest’anno su ”Il valore del tempo” con annullo speciale da parte di Poste Italiane del francobollo celebrativo.
E dal capo dello Stato Sergio Mattarella, insignito dalla Fondazione Italiana sommelier del tastevin in qualità di sommelier onorario, è arrivato un plauso al settore: “Il vino – ha detto – è una eccellenza del nostro Paese che è frutto di capacità e professionalità di alto valore apprezzate in tutto il mondo. Questo comparto dimostra come i nostri produttori abbiano la capacità di superare la competizione, di vincerla e di prevalere. Affascinante è inoltre la varietà produttiva italiana, e questo richiamo al valore del tempo. Tutti elementi che fanno del vino made in Italy un prodotto vincente”.
Anche per la presidente della Luiss Emma Marcegaglia “il vino è cultura, e lo è profondamente nel nostro Paese dove è parte della nostra storia e rappresenta il futuro del Paese”.