Voucher, musei, Airbnb e Flixbus: cosa cambia nel turismo con la manovrina

Ecco come è cambiata la manovra-bis dopo il passaggio in commissione Bilancio alla Camera. Tante le novità, dai nuovi buoni lavoro all’intervento sui musei per il salvataggio dei direttori stranieri che riguardano il mondo del turismo e dei beni culturali italiani. Oggi il testo è atteso in Aula a Montecitorio.

Nuovi voucher – Arrivano i Libretti famiglia e il ‘contratto di prestazione occasionale’ riservato alle microimprese sotto i 5 dipendenti. Il tetto è fissato a 5.000 euro per lavoratore e per datore di lavoro, con un ulteriore limite di 2.500 euro l’anno per le prestazioni rese a un singolo datore.

Obbligo rappresentante fiscale per portali online – I portali di affitti online come Booking.com e Airbnb senza stabile organizzazione dovranno nominare un rappresentante fiscale in modo da poter agire da sostituti di imposta e richiedere la cedolare secca a nome del fisco. La nomina di un rappresentante fa emergere l’impresa anche ai fini della web tax.

Tassa di soggiorno anche in Airbnb – Le case private sono equiparate agli hotel e dovranno riscuotere quindi la tassa di soggiorno.

Prestito ponte per Alitalia – Il decreto che destina 600 milioni di euro alla compagnia area entra direttamente in manovra. La misura sostituisce così l’aumento da 300 milioni per Invitalia, previsto nella prima stesura.

Salva musei – Dopo la sentenza del Tar che ha annullato cinque nomine di direttori di musei, si rimette mano alla legge per chiarire che nella procedura di selezione pubblica internazionale non ci sono limiti di accesso per gli stranieri.

Nuovo stop a Flixbus – Niente da fare per la società tedesca che opera con un modello di business basato sull’associazione temporanea d’impresa appoggiandosi a compagnie di autobus locali.

Inoltre, in base a un emendamento alla manovra-bis del relatore approvato in Commissione Bilancio, i Comuni potranno limitare, o anche bloccare, la circolazione nei centri storici dei risciò per il trasporto di turisti. La norma stabilisce che per “assicurare la tutela del decoro del patrimonio culturale e la sicurezza pubblica, il Comune, d’intesa con la Regione, sentito il competente soprintendente del ministero dei Beni culturali, può adottare deliberazioni volte a regolare l’accesso e la circolazione, nel proprio centro storico, di veicoli elettrici e velocipedi, utilizzati a fini turistici, che abbiano più di due ruote o che comunque trasportino tre o più persone, incluso il conducente”.

 

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