La lingua italiana nello Yemen è considerata un investimento per il futuro e uno strumento di libertà. Questo è quanto fanno sapere i 120 studenti del corso di laurea quadriennale in lingua italiana dell’università di Sanaa. L’Italia è stata il primo Paese europeo a riconoscere lo Yemen e ad aprire relazioni diplomatiche nel 1926. Nonostante il rischio di sequestri da parte di bande tribali che chiedono riscatti o il rilascio di detenuti, sono per lo più italiani i gruppi di stranieri che si incontrano tra i vicoli del suq della Città vecchia di Sanaa o negli alberghi per occidentali. "I ragazzi studiano l’italiano perché vorrebbero lavorare nel turismo e gli italiani sono in effetti tra i pochi che ancora scelgono lo Yemen come meta per le vacanze – spiega Maura Campanaro, capo del dipartimento di italiano della facoltà di lingue di Sanaa – ma c’é anche un’estrema apertura nei confronti della nostra cultura, della nostra lingua e del modo di vivere italiano".