Gli affitti brevi sono sempre più in voga per vacanze, weekend e short stays nelle città europee. Ma quali sono i viaggiatori-tipo”che affittano case vacanze, e che potremmo incontrare se affittassimo la nostra casa? The Best Rent, società italiana che opera in ambito immobiliare, ha tracciato, dieci identikit di ospiti che si possono incontrare affittando casa per le vacanze.
007 Mission Impossible: si sa, quando si va in vacanza non si vuole pensare a nulla. È il caso di questo tipo di ospite: gentilissimo, entusiasta del suo viaggio e delle meritate ferie. Così entusiasta da volere l’impossibile: ad esempio, un appartamento centralissimo a pochi euro a notte andrà benissimo.
Mi casa es tu casa: ‘Posso portare ciò che voglio in casa? Se ad esempio volessi fare il ragù una sera, come viene nella mia pentola non viene in nessun’altra. Poi… non passo una notte tranquillo se non ho il mio cuscino.’ Lasciare casa è sempre difficile: specialmente per questo viaggiatore, che deve essere “coccolato”.
Kim Kardashian de noantri: Cabina Armadio Is The Way: ‘Quanto è grande l’armadio nella casa? Quanti cassetti? Qual è il tasso di umidità presente? Ho dei capi molto delicati” Per questo nostro ospite sarà uno spasso scegliere cosa indossare ogni mattina. La soluzione per chi affitta? Armarsi di santa pazienza, fornendo tutte le informazioni possibili su armadi, scarpiere e chi più ne ha più ne metta.
L’eremita: ‘Di fianco alla casa passa il bus? La metro? Il tram? A che piano si trova? C’è rumore la sera? Sono una persona tranquilla che cerca la quiete durante le sue vacanze’. Che sia Milano oppure Londra, le ore di relax sul divano devono essere vissute in religioso silenzio. Al nostro inquilino piace esplorare le grandi città, ma il rumore proprio no.
Lo Stellato: ‘Fornite il ricambio giornaliero della biancheria? Ho due bambini piccoli, è possibile avere la vostra babysitter? La vasca è idromassaggio?” Questo ospite vorrebbe servizi “da hotel”, al prezzo di una casa vacanze. Il “trucco” secondo The Best Rent? Segnalare ogni punto di interesse nelle vicinanze dell’appartamento, e pensare a convenzioni per integrare i servizi non inclusi.
Lo ‘sportivo da divano’:‘A che piano è la casa? C’è l’ascensore? Quanti gradini saranno più o meno per raggiungere il pianerottolo? A quanti metri si trova il primo supermercato? E a quanti invece la prima fermata della metro o del bus?’ Per poter andare incontro alle esigenze salutiste di questo viaggiatore bisogna segnalare servizi come ad esempio il car sharing e servizi di cibo a domicilio. Oltre a Sky o Netflix: l’ospite “divano-friendly” ne sarà entusiasta.
L’ospite misterioso: ‘Devo fornire i documenti di tutti le persone che soggiorneranno nella casa? Qualcuno può venire da me mentre sono nella casa e stare fino a notte fonda?’ Questo ospite non la racconta proprio tutta: riservatezza è la parola d’ordine.
Meglio soli che male accompagnati: amica/o, mamma, papà, confidente, psicologo, fidanzata/o… le mille sfumature dell’host al telefono. E’ l’inquilino che parte dal problema alla caldaia per raccontare la sua vita. La regola è: mille chiamate per qualsiasi inconveniente.
‘Bello e mammà’: La mamma è sempre la mamma. E solo lei può trovare la casa vacanze dei tuoi sogni. ‘Mio/a figlio/a da quando è piccino è allergico agli acari quindi serve una casa lucidissima. Mio/a figlio/a ama il color arancione, quindi vorrei una casa arredata su quei toni. Mio/a figlio/a non ha molto tempo, quindi avrei bisogno di…’
Nessuno è perfetto: l’imperfezione è necessaria per essere unici: ecco l’ultimo “ospite tipo” secondo “The Best Rent”. Tra le tante persone a cui si possono aprire le porte di casa quando si affitta, si potrà trovare l’ospite imperfetto eppure unico. Ogni viaggiatore può insegnare qualcosa: è proprio una delle note positive di affittare la propria casa.