Al tempo di selfie e raffiche di immagini su Facebook e Whatsapp, le cartoline compiono 150 anni, ma sembra ne abbiano 1.500. I media tedeschi hanno segnalato l’anniversario: la prima cartolina fu spedita dall’Amministrazione postale austro-ungarica il 1 ottobre 1869, segnando l’inizio di un successo planetario esauritosi con l’avvento dei telefonini.
La prima “Carta di corrispondenza”, spedita in Austria, era ovviamente senza foto ma anche senza immagini. Divenne però subito un successo, ricorda l’agenzia Dpa. In sole quattro settimane se ne vendette già la milionesima: del resto la sua carta di modesta qualità era a buon mercato, il pratico francobollo già prestampato e il tipo di mezzo si inseriva nella tendenza all’innovazione che caratterizzò la seconda metà dell’Ottocento, includendo anche i viaggi.
All’inizio la cartolina illustrata fu uno strumento soprattutto “popolare” a causa dei costi ridotti e della sfrontatezza di scrivere testi leggibili da chiunque la trasportasse. Per chi partiva, allora come oggi, sorgeva l’esigenza di salutare chi restava, magari facendosi invidiare. Lo sviluppo della fotografia aggiunse l’immagine, all’inizio però solo in bianco e nero o colorate a mano oppure a stampa.
Sulle cartoline della prima ora, dove il retro era interamente riservato per l’indirizzo, si scrivevano i messaggi sugli spazi bianchi dell’immagine, ha ricordato la tv del primo canale pubblico tedesco Ard.
Fu un litografo svizzero, Hans Jakob Schmidt, a inventare per il proprio datore di lavoro Orell Fuessli la “fotocromia”, quella tecnica usata per ottenere foto a colori da negativi in bianco: un’innovazione che vinse una medaglia d’oro all’esposizione universale di Parigi del 1900.
Le cartoline con foto veramente a colori si imposero dal 1930 e sono state uno strumento di comunicazione molto amato e un diffuso assillo per i turisti che, per non offendere parenti e anche semplici amici, dovevano fare grande attenzione a non dimenticare nessuno. E magari a spedire immagini di posti mai visti già appena arrivati nelle vicinanze, per evitare di tornare prima dell’arrivo della propria cartolina.