Il matrimonio all’italiana piace sempre di più e non solo ai vip. Il fenomeno del wedding tourism però non è ancora ben sfruttato in Italia. Basti pensare che un matrimonio su quattro è celebrato fuori del proprio Paese e 71,5 miliardi di dollari l’anno sono spesi annualmente in international wedding, ma il giro d’affari in Italia è soltanto di 350 milioni e cioè lo 0,5%.
A fare il punto della situazione è il network ‘Wedding scenario’ che si è sposato con Eataly a Roma nelc orso di un workshop sull’organizzazione di matrimoni d’eccellenza a Roma e in tutta Italia.
“Non possiamo accontentarci dello 0,5% – spiega Germano Gaudenzi, co-founder di Wedding Scenario – perché abbiamo tutto dalla storia alle bellezze artistiche, dal fascino dei paesaggi al food & wine, dalla grande moda allo spirito di accoglienza per intercettare una più larga fetta di questo enorme bacino di utenza. I luoghi più gettonati per i matrimoni sono attualmente Hawaii e Caraibi ma noi possiamo competere alla grande. In questo senso il nostro network si rivolge direttamente alle coppie di stranieri oppure ai destination wedding planner perché grazie a un interlocutore unico possano trovare assieme tutti i professionisti per un matrimonio all’insegna del Made in Italy”.
Sono tantissimi gli stranieri che scelgono l’Italia. E se un 16% del totale viene dalla Gran Bretagna, un 11% dagli Usa e un 9% dal Giappone ci sono Paesi in crescita esplosiva come ad esempio l’India.
“E dall’India – dice Gaudenzi – arrivano spesso nozze dai budget astronomici: basta pensare che proprio in questi giorni abbiamo avuto una richiesta per celebrare le nozze addirittura alla Reggia di Caserta. La media invece si aggira sui 50 mila euro e si muovono oltre agli sposi una trentina di invitati”.
Le mete non sono solo Roma-Firenze-Venezia oppure Toscana e Umbria. “Stanno crescendo le location della Puglia, della Costiera Amalfitana, della Basilicata. Proprio in questi giorni abbiamo un evento di wedding tourism a Lipari per organizzare le nozze alle Eolie con operatori tedeschi e scandinavi. E poi abbiamo posti veramente eccezionali come Paciano in Umbria, dove grazie ad accordi speciali con i cittadini e il sindaco tutto il borgo è messo a disposizione di sposi e invitati. In più possiamo rispondere anche alle nuove tendenze come i matrimoni in barca a vela oppure ai grandi classici i matrimoni sulle nostre meravigliose spiagge o con le macchine d’epoca” dice ancora Gaudenzi.
“Le cose più richieste – spiega Gaudenzi – sono spesso cibi e vini del territorio e della tradizione dalla pappa al pomodoro alla pasta e fagioli”.