Da Venezia a Matera, la lunga storia d’amore tra 007 e l’Italia

Matera caput 007. Proprio così. Il successo di “No time to die”, venticinquesimo capitolo della saga di James Bond, rende la “città dei sassi”, dove è ambientato parte del film, meta destinata ad accogliere prossimamente sempre più lunghe file di turisti, anche e soprattutto dall’estero. Basta guardare i 150 milioni di dollari a livello mondiale incassati dal film con protagonista Daniel Craig, di cui cinque milioni di euro in Italia.
L’impatto con la città, scelta dalla location coodinator Italy Serena Peleggi, fa riscoprire una Matera unica al mondo, dove la collisione visiva tra le macchine in corsa nel film, le sparatorie e la città vecchia che sembra appartenere a un altro mondo, è di grande effetto. Se a tutto questo si aggiunge il ritorno in scena della mitica Aston Martin DB5 risalente ai James Bond cinematografici più classici, il gioco di attrazione nei confronti del pubblico che vorrà scoprire Matera dal vivo è fatto.
Per chi non lo sapesse, però, Matera non è la prima location italiana scelta per girare le avventure della spia “a servizio di sua maestà la regina” più famosa al mondo.
Con la sua “licenza di uccidere” James Bond ha agito più volte in Italia, in luoghi che per iconografia e fascino sono diventati punto di riferimento per chi vuole fare del “turismo cinematografico” con in mano un Martini “agitato e non mescolato” una scelta per le proprie vacanze.
Con la stagione fredda in arrivo non si può non nominare Cortina D’Ampezzo – dove è stato girato “Solo per i tuoi occhi”, del 1981 – cornice di una delle più famose scene di tutta la saga: l’inseguimento sulla neve. Bond ha un incontro con un contatto, si reca sulla cima della montagna, ma la copertura salta. E a James non resta altro che scappare in sci, saltare giù dal celebre trampolino delle olimpiadi del 1956, per proseguire nella fuga attraverso i boschi, finendo poi nella pista di bob. A vestire i panni di Bond in questo caso era Roger Moore.
E come dimenticare i laghi di Como e Garda in “Casinò Royale” del 2006 e “Quantum of solace” del 2008? Posizione unica per due perle panoramiche italiane. Da una parte, appunto, il lago di Como, eletto dagli inglesi come “il più bello del mondo”, dove Bond, quasi vittima di un incidente, trascorre la convalescenza a riposo nella splendida villa Balbianello. Due anni dopo è la volta del lago di Garda, più ampio e movimentato, con Bond che si esibisce tra le gallerie in uno dei suoi classici inseguimenti al cardiopalma. In entrambi i casi il protagonista era Daniel Craig.
C’è poi la Costa Smeralda in “La spia che mi amava” del 1977, ancora con Roger Moore. Bond sbarca a Palau e alloggia all’hotel Cala di Volpe, struttura di Porto Cervo. Immancabili gli inseguimenti tra le tortuose e polverose strade del nord della Sardegna, fino all’immancabile tuffo con l’auto che diventa un sommergibile nelle acque azzurre delle Bocche di Bonifacio. Per la cronaca la suite di Bond era la zona-bar dell’albergo.
Ultima, ma non certo per importanza, Venezia. Non c’è location più adatta per Bond e per il suo fascino da viveur della città nella laguna, con i suoi canali e i suoi palazzi, presente in ben tre film della saga con tre bond diversi: “007 – Dalla Russia con amore” del 1963 con Sean Connery, “Monnraker – Operazione tuono” del 1979 con Roger Moore e “Casino Royale” del 2006 con Daniel Craig. Perché cosa c’è di meglio delle gondole quando non hai un Aston Martin con cui scappare?
Il 2021-2022 per i bondiani da viaggio sembra essere quindi l’anno di Matera, che oltre alla città dei sassi per il mondo è adesso “la città di 007”, pronta più che mai a diventare fenomeno del turismo mondiale.

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