Quando dormire in ostello fa rima con carriera

Viaggiare e avere successo nel lavoro sono tra i desideri e le ambizioni più diffusi tra le generazioni più giovani. E pare che frequentare gli Ostelli per la gioventù possa essere la chiave giusta per favorire questi due sogni. Le persone abituate a soggiornare in Ostello hanno infatti maggiori chance di far carriera, perché solo in questo tipo di strutture possono vivere esperienze basilari per la propria crescita personale e fondamentali per intraprendere la via del successo.

È quanto sostiene nei suoi scritti Aldo Franco Pessina, nume tutelare di AIG-Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù nonché suo fondatore nel lontano 1945. Scritti che sarà presto possibile consultare nel libro, di prossima pubblicazione intitolato “Camminare insieme. Storia e missione dell’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù e del suo fondatore Aldo Franco Pessina” (a cura di Roberto Messina e Carmelo Lentino, con prefazione di Filippo Capellupo) che ripercorre, appunto, figura, opere e pensiero di Pessina.

Una delle principali ragioni su cui poggia questa sua teoria, è il fatto che negli Ostelli si fa esperienza di “condivisione” con gli altri viaggiatori. Ed è proprio in un contesto simile, che si impara intanto ad apprezzare l’incontro, il confronto, la convivialità, e a coltivare la curiosità culturale.

“Viaggiare per Ostelli – commenta il presidente nazionale di AIG Filippo Capellupo che ha raccolto il testimone spirituale di Aldo Franco Pessina – è un’efficace palestra di vita, linfa per lo spirito di adattamento, per l’abbattimento dei pregiudizi e delle timidezze, e vera fonte di conoscenze e di ispirazioni: dunque ossigeno e benzina perla crescita e la carriera”.

Ma non solo questo. Pessina si spinge anche più in là, quando sostiene che “gli Ostelli sono meta per stabilire rapporti tra uomo e uomo che disparità di evoluzione delle singole nazioni, fittizie barriere di confini, sommovimenti sociali, calamità possono aver minato e, di volta in volta, impedito”. Ed è appunto negli Ostelli, che si formano gli orientamenti che favoriscono una crescita del senso civile individuale e quello di comunità civili.

Poi, il fatto che saper risparmiare, saper viaggiare senza spendere una fortuna, sapersi arrangiare e manifestare la propria disponibilità e creatività organizzando un po’ da sé lo spostamento, senza aver tutto necessariamente pianificato, abitua ad affrontare necessità e cambiamenti, e quindi ad essere più pragmatici e reattivi.

In Ostello, poi, si aprono sempre nuove situazioni e opportunità, con la possibilità di allargare la propria rete di conoscenze.

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