Italiani in vacanza superano le barriere linguistiche con coraggio

Le vacanze estive sono spesso un’ottima occasione per imparare qualcosa di nuovo: il 78% degli italiani considera infatti importante immergersi totalmente in una nuova cultura durante le proprie avventure all’estero, risultando secondi solo ai turisti spagnoli. Per conoscere nuove usanze ed entrare in contatto con realtà spesso molto diverse dalla propria, occorre però essere disposti a mettere da parte paure e preconcetti, evitando che barriere linguistiche o ansie di varia natura possano compromettere l’esperienza di viaggio. Per queste ragioni, gli esperti linguistici di Babbel hanno realizzato, in collaborazione con l’istituto di ricerca OnePoll una survey volta ad indagare la relazione tra la conoscenza delle lingue straniere e le vacanze estive, esplorando paure e opportunità da cogliere.

Come emerge dall’indagine di Babbel, comunicare in una lingua straniera è la principale fonte di “ansia da viaggio” (scelta dal 28% dei rispondenti), seguita al secondo posto dalla preoccupazione legate al budget (27%) e, al terzo, dalla paura di non aver raggiunto la forma fisica desiderata (26%). In particolare, la preoccupazione per le lingue potrebbe essere dovuta alla percezione delle proprie competenze linguistiche da parte degli intervistati: il 74%, infatti, valuta la la propria conoscenza dell’inglese come “basica-intermedia”, un dato che contribuirebbe a spiegare l’ansia provata da una parte dei rispondenti nel non sentirsi in grado di comunicare fluentemente in un altro Paese. Nonostante questi timori, l’82% degli italiani non lascia che tale ostacolo comprometta l’organizzazione delle proprie vacanze dichiarando che le paure pre-partenza, incluse quelle legate alla comprensione della lingua, non incidono significativamente sulle vacanze estive, percentuale che si alza all’85% tra Millennial e Baby Boomer. Gli italiani si posizionano come particolarmente coraggiosi tra i viaggiatori globali se li si confronta con  francesi (62%), tedeschi (65%), spagnoli (68%), inglesi (69%) e statunitensi (68%).

Quasi 4 italiani su 10 (38%) si cimentano nello studio della lingua straniera del Paese che visiteranno durante le vacanze almeno una settimana prima di partire. È la Gen Z la fascia generazionale che si dedica maggiormente all’approfondimento delle lingue, con più della metà dei rispondenti (58%) . A seguire poi i Millennial (53%) e la Gen X 44%). In netta contrapposizione rispetto alle generazioni più giovani sono i Baby Boomer: il 78% dei rispondenti dichiara, infatti, di non dedicare tempo allo studio di una nuova lingua prima della partenza.

L’indagine di Babbel ha voluto svelare anche quali opportunità si possano cogliere all’estero grazie alla conoscenza delle lingue e secondo gli italiani.  Il 43%, a tal proposito, dichiara che la conoscenza della lingua locale permette di avere una maggiore sicurezza di sé durante la propria vacanza, oltre che contribuire a instaurare nuove amicizie (35%) e vivere esperienze più autentiche (29%). Inoltre, percentuali minori affermano anche che sapere la lingua locale permette di trovare delle offerte migliori (18%) e di avere un flirt romantico (5%).

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