Oggi il viaggio di nozze non è più solo una destinazione da sogno, ma deve essere un’esperienza irripetibile. Stupefacente e originale. “Ormai non si decide solamente una meta, ma si costruisce una vera e propria esperienza, che rimarrà per sempre nel cuore”, sostiene Roberta Braga, responsabile turismo di CartOrange, network italiano di consulenti di viaggio specializzato in lune di miele che ogni anno fa viaggiare migliaia di sposi (quasi 10.000 negli ultimi tre anni, con un aumento del 12% nell’ultimo anno).
Tra le esperienze più apprezzate, quelle in India, dove si visita una fattoria di cammelli tra le dune di sabbia di Bikaner, in Rajastan, oppure, nel Sud del Paese, un incontro con gli elefanti del parco, per interagire con loro, nutrirli e imparare a condurli; e in Namibia dove si può fare sandboarding, una sorta di surf tra le dune del deserto. Alle Isole Cook si può partecipare a una lezione di medicina tribale, mentre in Giappone prendere parte al rito di vestizione di una geisha o allo show di lottatori di sumo. Immancabili le proposte più romantiche come le crociere al tramonto alle Bermuda, in Polinesia o in Thailandia e trattamenti benessere e ayurveda anche in cima all’Himalaya. E non mancano proposte più originali, come la cena di specialità beduine nel cuore del deserto giordano, oppure più avventurose, come lanci in paracadute o escursioni nella tundra in Alaska.
Altra tendenza è quella di scegliere una meta esotica non solo per la luna di miele, ma per il matrimonio stesso. “I destination wedding sono in ascesa – conferma Roberta Braga -. Solo pochi anni fa celebrare un matrimonio all’estero era un percorso insolito e pieno di ostacoli, oggi il numero è in costante crescita e a conti fatti costa meno del ricevimento tradizionale in Italia. Ci sono mete ormai consolidate che uniscono bellezza ed esotismo a procedure burocratiche accessibili, come New York, Messico, Polinesia, Mauritius”.