La crescita del turismo incide significativamente sui costi della raccolta dei rifiuti solidi urbani: ad esempio, un aumento dell’1% dei turisti incrementa il costo medio procapite per raccogliere i multimateriali dello 0,11%, della carta dello 0,23%, e dell’indifferenziata dello 0,07%. Non si registrano invece sostanziali differenze per la raccolta dell’organico. Lo rivela uno studio condotto dal dipartimento di economia e management dell’Università di Pisa, pubblicato sul ‘Journal of cleaner production’.
I ricercatori Giulio Greco, Velia Gabriella Cenciarelli e Marco Allegrini hanno analizzato i costi della raccolta di organico, carta, multimateriale (plastica, metallo, vetro) e indifferenziata su un campione di 68 comuni, rappresentativo di tutto il territorio italiano.
Sulla base di questi parametri è stato evidenziato che i flussi turistici, misurati come numero di turisti in visita, numero di pernottamenti e spesa media, influenzano in modo significativo i costi della raccolta dei rifiuti. “Il turismo porta indubbi benefici economici – sottolinea Greco – ma è importante stimare gli oneri che ne derivano in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale”.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959652617331633
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Gli alberghi pagano la tassa sui rifiuti sulla superficie dell'immobile, anche quando sono chiusi e/o senza clienti. Quindi ci sta che se il turismo incrementa, il Comune si faccia carico di questo costo 'extra'.