Nel 2021 tornare a viaggiare è più importante di trovare l’amore o di fare carriera

Airplane Wing in Flight from window, sunset sky taken in 2015.

Pur di andare in vacanza, il 74% degli italiani rinuncerebbe a trovare il vero amore: lo rivela un’indagine di Booking.com condotta su oltre 28.000 viaggiatori in 28 Paesi e territori.

L’amore per i viaggi si è rivelato talmente forte che i due terzi degli intervistati (e il 63% dei nostri connazionali) sceglierebbero una vacanza piuttosto che una promozione di lavoro, e più della metà (54%) sceglierebbe un viaggio rispetto a una cena con tutta la famiglia, nonostante i tanti mesi di interazioni limitate con i parenti. Questo dato sale al 62% in Italia.

Quando questi desideri si avvereranno e si potrà tornare a scoprire il mondo, la priorità sarà godersi le piccole grandi gioie di una vacanza. In cima alla lista, per un terzo (33%) degli intervistati – e il 39% degli italiani – c’è la possibilità di respirare la tipica “atmosfera da vacanza”, un mix di aromi e profumi non familiari che si percepiscono quando visitiamo un posto nuovo.

Ma si avverte la mancanza anche di altri aspetti tipici delle vacanze, dalla moda al divertimento. A livello globale i viaggiatori non vedono inoltre l’ora di poter indossare abiti da vacanza (20% e 24% tra gli italiani) e di concedersi un viaggio romantico (16% e il 9% degli italiani).

L’amore per i viaggi è così intenso che non vediamo l’ora di rivivere persino gli aspetti che di solito sono considerati meno piacevoli. In cima alla lista delle priorità degli intervistati c’è la possibilità di provare cibi nuovi, anche se non proprio di loro gusto (21%), i tempi morti in aeroporto prima dell’imbarco (19%) e scottarsi i piedi sulla sabbia rovente al mare (18% e il 24% degli italiani). Sono i colombiani (36%) e i messicani (30%) quelli più impazienti di assaggiare qualche prelibatezza locale anche se poco buona, mentre i coreani (28%) e i singaporiani (26%) aspettano con ansia di poter oziare in aeroporto prima del volo.

Ma non si tratta solo di provare le specialità del posto: il 17% dei viaggiatori globali non vede l’ora di mangiare in aereo e di alzarsi nel cuore della notte per prendere un volo l’indomani mattina (16% e 14% tra gli italiani). Al 16% degli intervistati (e il 17% dei nostri connazionali) mancano – inaspettatamente – le emozioni o le difficoltà che si provano nel comunicare in una lingua diversa con la gente del posto, soprattutto per i viaggiatori di Hong Kong (36%), che ci tengono particolarmente ad ampliare il proprio vocabolario. Più in basso nella lista delle emozioni che i viaggiatori globali vorrebbero rivivere (14% e 20% tra gli italiani) troviamo scottarsi al sole e ritrovare la sabbia tra i vestiti e nella borsa al ritorno dal mare (18% per gli italiani).

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