Torino, Mestre e Genova sono le città che, nel periodo compreso tra il 24 dicembre 2015 e il 6 gennaio 2016, hanno registrato il trend migliore in termini di occupazione camere, tariffa media giornaliera e ricavo medio per camera disponibile. In controtendenza, invece, Venezia, Milano, Roma e Firenze.
Secondo le analisi di RES Hospitality Business Developers, Torino si conferma la meta più visitata d’Italia. Il rinnovo del suggestivo Museo Egizio e la recente mostra presso la GAM con i capolavori di Monet provenienti dalla Collezione del Musée d’Orsay di Parigi, uniti ad altri appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale, hanno richiamato nel 2015 un numero sempre maggiore di turisti, sia italiani che stranieri, nel capoluogo piemontese. Questo trend positivo perdura fin dal 2013 e quest’anno ha registrato un +5,7% in occupazione, +17% nella tariffa media (pari a 12,88 euro in più rispetto allo scorso anno) e un +23,8% nel ricavo medio per camera disponibile.
“Questi dati si allineano e danno concretezza ai numerosi riconoscimenti che la città sta raccogliendo in queste ultime settimane: secondo il New York Times, Torino è al 31° posto tra i 52 luoghi da visitare nel mondo, Lonely Planet ci considera al 6° posto tra le Top Ten destinazioni turistiche europee ed Enit ci colloca al 5° posto tra le maggiori attrazioni italiane del 2015. Musei con collezioni uniche, mostre e appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale hanno richiamato sul nostro territorio milioni di turisti: il nostro compito è ora quello di continuare a lavorare per consolidare nel tempo i notevoli risultati raggiunti”, ha detto Vincenzo Ilotte, presidente della Cciaa di Torino, ente che ha finanziato le indagini di performance alberghiera relative alla città.
Mestre, pur con una lieve decrescita della tariffa media (-1,4%, meno di 1 euro) si afferma come la vera sorpresa del turismo invernale italiano, con un’occupazione che cresce dell’8,4% e un 6,9% in più di ricavo medio per camera disponibile. I segnali di crescita derivano sicuramente da un’offerta ormai affermata e qualificata, soprattutto a prezzi più accessibili rispetto a Venezia, alla quale è comunque ben collegata.
“Per Venezia questi dati vanno intesi in ogni caso positivamente, in quanto coinvolgono attivamente tutta l’area mestrina. Il periodo turistico importante, in termini economici nonché di presenze, inizia con il carnevale e quella sarà la cartina di tornasole per capire l’andamento del 2016. Rimangono le preoccupazioni legate al terrorismo ed ai possibili mancati arrivi soprattutto da oltreoceano”, spiega Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione Veneziana Albergatori.
“Le feste natalizie hanno confermato il trend positivo del 2015 e sono state solo marginalmente influenzate dai fatti di Parigi”, commenta François Droulers, presidente Sezione Turismo Confindustria Venezia.
La vera sorpresa è Genova, che secondo Paolo Doragrossa, direttore dell’hotel Meliá Genova, “oggi raccoglie i frutti dell’eccellente pianificazione di eventi per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale che si aggiungono all’Acquario e al Museo del Mare, tanto amati dai più piccini”.
Con un +18% in occupazione, +11,8% nella tariffa media giornaliera (pari a 9,17 euro in più rispetto allo scorso anno) e +31,9% di ricavo medio per camera disponibile, il capoluogo ligure, con i suoi carruggi e labirinti scoscesi, è il simbolo perfetto di un patrimonio, per quanto antico e prezioso, che ha un continuo bisogno di essere raccontato e rivalutato al meglio, per poter essere apprezzato e riscoperto ogni volta.