La moda del cosplay, che solo in Italia ogni anno conta oltre 187 raduni che attraggono 1 milione 357 mila appassionati (di cui solo il 5,1% viene dall’estero), provoca un vero e proprio turismo di settore con un giro d’affari di oltre 147 milioni euro. A fare i conti di questo mondo colorato, che trae le origini dai manga o dagli anime giapponesi ma ormai si è esteso anche a personaggi di videogame, fumetti, cartoni animati, film, telefilm, libri, pubblicità, band musicali e giochi di ruolo, è una ricerca di Jfc, società specializzata in indagini sul turismo.
“In forte maggioranza di sesso femminile (83,3%) e con 24 anni e 8 mesi di età media, i cosplayer italiani – dice Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc e responsabile della ricerca – sono in prevalenza residenti in Lombardia. Cosplayer che partecipano in media a 4,7 eventi all’anno e che spendono circa 113 euro per realizzare il loro costume, ma che in alcuni casi sostengono una spesa anche superiore ai 600 euro per il singolo travestimento”.
La massima concentrazione dei 187 appuntamenti italiani si ha in questa stagione: infatti, ben 62 eventi (vale a dire il 33,2% del totale) si svolgono nei mesi di aprile e maggio – nello specifico 34 nel mese di maggio e 28 in quello di aprile. Una forte concentrazione di questi appuntamenti si ha anche a settembre con 33 eventi. Appuntamenti che vedono una partecipazione media di 7.260 persone (con biglietti d’ingresso che raggiungono anche i 13 euro), ma vi sono eventi che superano i 200 mila ingressi. Tuttavia l’evento di maggior rilievo a livello nazionale si tiene a fine ottobre, ed è il Lucca Comics & Games. Giunto alla sua 50/a edizione, ha staccato lo scorso anno 271.208 biglietti, ma si stima – nei cinque giorni dell’evento – la presenza all’evento diffuso in tutta la città di oltre 500 mila persone.