Turistipercaso.it racconta la disabilità con il viaggio di 3 ragazzi in tandem fino a Pechino

Turistipercaso.it mette in evidenza, sulle sue pagine e sui canali social collegati, due imprese di viaggio eccezionali che vogliono lanciare messaggi importanti: il primo legato a disabilità ed accessibilità, l’altro sulla tutela e sostenibilità ambientale. Il primo di questi è ‘I to EYE’, una lunga pedalata in tandem da Roma a Pechino, che vede protagonisti tre ragazzi, Michele, Samuele e Davide, quest’ultimo, oggi ventisettenne, è non vedente dall’età di 9 anni. Proprio per questo motivo, i tre amici hanno optato per il tandem, mezzo di trasporto che permette anche a Davide di pedalare, sentendo il vento sul volto, e godendo a pieno del viaggio, come gli altri 2 protagonisti. Il loro itinerario, iniziato lo scorso 1 marzo, durerà circa 8 mesi, attraversando Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Mongolia.

Lungo il percorso, in ogni paese prenderanno contatto con associazioni e federazioni legate al mondo dei non vedenti, cercando di capire come la disabilità visiva possa inserirsi nei diversi contesti sociali e culturali. Obiettivo dell’impresa, infatti, è proprio quello di accendere il dibattito sul tema delle possibilità che oggi ha chi è affetto da disabilità, invitandolo a non lasciarsi influenzare da questa condizione e ponendo l’accento su come sia possibile affrontare e superare tale condizione attraverso la collaborazione con gli altri.

La seconda avventura vede protagonista Alex Bellini, velista ed esploratore valtellinese che, a bordo di una zattera realizzata con materiali di recupero, ha lanciato il progetto ’10 Rivers 1 Ocean’, per focalizzare l’attenzione sul tema del rispetto dell’ambiente. Alex navigherà in solitaria lungo i 10 fiumi più inquinati al mondo, facendo idealmente lo stesso percorso di una bottiglia di plastica abbandonata sulle sponde del fiume, che, trascinata dalla corrente, raggiungerà inesorabilmente la meta finale: il Great Pacific Garbage Patch. Un’enorme chiazza di immondizia grande tre volte la Francia, che galleggia tra la Baia di San Francisco e le Hawaii, con effetti devastanti per l’ambiente.

A spingere il velista a compiere questa impresa sono stati i dati allarmanti secondo i quali la plastica che immettiamo negli oceani cresce a una velocità tale che nel 2050 questa peserà probabilmente più di tutti gli animali che li popolano. Il viaggio è iniziato i primi giorni di marzo dal Gange, il fiume sacro dell’India, che oggi raccoglie gli scarichi prodotti da 450 milioni di indiani. Gli altri 9 fiumi di cui verrà raccontato lo stato di inquinamento sono Yangtze, Hai He e Fiume Giallo, in Cina; il fiume Pearl tra Cina e Vietnam; il Mekong, il più lungo e importante dell’Indocina; il fiume Indus tra Cina, India e Pakistan; il fiume Amur tra Russia e Cina e, infine, si raggiungerà l’Africa, con il Nilo e il Niger. Per restare aggiornati sul tema, basta seguire la pagina Facebook di Alex Belli e l’hashtag #10rivers1ocean.

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