I voli cancellati o spostati costano alle compagnie aeree circa l’8% dei ricavi complessivi, pari a 60 miliardi di dollari l’anno: è quanto emerge da una ricerca commissionata da Amadeus a T2RL.
Viste le previsioni di crescita del numero annuo di passeggeri, le interruzioni dei viaggi sono destinate a diventare un problema operativo sempre più costoso da risolvere per compagnie, aeroporti e hotel.
Tra le cause più ricorrenti: eventi atmosferici sfavorevoli, scioperi del personale, scioperi degli shuttle verso gli aeroporti, limiti degli orari degli equipaggi, calamità naturali, atti terroristici, anomalie locali quali la presenza di animali sulle piste, guasti tecnici ai velivoli, problemi dei sistemi operativi di aeroporti o vettori, virus o attacchi informatici.
Secondo il report ‘Airline Disruption Management’, nel sistema dei viaggi le interruzioni si espandono in modo virale: l’effetto domino causato dal mancato arrivo in orario di aerei ed equipaggi comporta ulteriori cancellazioni e ritardi nelle reti ottimizzate dalle compagnie, amplificando un problema iniziale relativamente modesto. Il report rileva come le regolamentazioni del settore, come la Tarmac Delay Rule negli Stati Uniti e i rimborsi obbligatori per i ritardi nell’Ue , stiano incentivando le compagnie a sviluppare procedure standard per gestire le situazioni di cancellazione e spostamento dei voli.
Tra gli ulteriori elementi rilevanti della ricerca emerge che:
Siamo alle soglie di una svolta tecnologica: la crescente motivazione dei team direttivi delle compagnie a investire nella gestione degli slittamenti e delle cancellazioni di voli, a cui si affiancano investimenti da parte dei fornitori IT, indica che molto probabilmente nei prossimi anni assisteremo a una svolta.
La collaborazione è essenziale per avere un approccio integrato: una migliore comunicazione tra i manager operativi, gli aeroporti e le società di servizi aerei consentirà una migliore gestione delle problematiche. In futuro, anche le compagnie in forte concorrenza collaboreranno nei momenti di interruzione dei voli.
“La gestione delle interruzioni è una delle sfide operative più importanti che le compagnie nostre clienti devono affrontare. Qualunque passo avanti compiuto per risolvere questo problema che pesa per $60 miliardi all’anno porterà un ritorno considerevole sull’investimento, per non parlare della possibilità di risolvere la frustrazione che costantemente emerge dai sondaggi di soddisfazione dei passeggeri. Ovviamente i tecnici e gli ingegneri di Amadeus sono al lavoro per risolvere il prima possibile la sfida della gestione delle interruzioni”, ha detto Julia Sattel, Global Head of Airline IT Amadeus.
“La ricerca vuole mettere a fuoco prospettive e tendenze. Le azioni da mettere in pratica sono tante, dall’automazione dei processi, alla condivisione di dati, ai comportamenti proattivi verso i passeggeri. È evidente ora una forte volontà di trovare delle modalità per collaborare con gli altri, siano essi anche concorrenti o terze parti, al fine di gestire queste tematiche e ridurre il costo annuo del problema. Gli investimenti nella IT Technology da parte dei protagonisti, Amadeus in primis, continuano ad essere considerevoli; è un segnale dell’attenzione verso le revenue e al contempo al customer care ed è indicatore di quanto i progressi siano imminenti. Il settore sta andando nella giusta direzione, graduali cambiamenti porteranno a una collaborazione maggiore, più integrata, e parallelamente a un approccio più traveller friendly” , ha aggiunto Francesca Benati, ad di Amadeus Italia. http://www.amadeus.com/documents/airline/airline-disruption-management/amadeus-airline-it-disruption-white-paper.pdf