Il settore alberghiero italiano può tirare un sospiro di sollievo. Da gennaio a giugno le presenze sono aumentate dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Un dato incoraggiante -commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – ma ben lungi dal farci parlare di svolta e di ripresa strutturata dei flussi turistici di italiani e stranieri nel nostro Paese”.
Nel dettaglio i pernottamenti degli italiani sono cresciuti nei primi sei mesi dell’1% e quelli degli stranieri hanno registrato un incremento del 2,5%.
A riprova dell’incertezza che ancora grava pesantemente sull’intero settore e che affligge i bilanci delle imprese ricettive, emergono i dati dell’occupazione nel comparto alberghiero che segnano una flessione dei lavoratori dell’1,9%, suddiviso in un -1,4% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -2,5% di lavoratori a tempo determinato.
“L’augurio – conclude Bocca – è che la timida ripresa economica dell’area Euro prosegua e non subisca shock ulteriori dalla crisi greca e che la nuova squadra dirigente appena insediatasi all’Enit abbia risorse adeguate e determinazione assoluta per accrescere la visibilità mondiale dell’Italia turistica”.