A marzo ancora crescita per occupazione camere in alberghi italiani

Anche il mese di marzo ha visto aumentare l’indice di occupazione delle camere. Continua a migliorare la performance degli alberghi (indipendenti e di catena) dei capoluoghi italiani ed ora nei 4 stelle aumentano, leggermente, anche i prezzi medi delle camere (+0,7%). Controcorrente i 5 e i 3 stelle nei quali si rileva una sottile diminuzione (-1,1% e -1,9% rispettivamente). Si accentua il tono del dibattito sulla dipendenza commerciale dalle Online Travel Agency. Il malcontento si amplia, ma si ferma alle lamentazioni tra colleghi, soprattutto nelle grandi città dove le OTA controllano i due terzi dell’inventario camere cittadino. Il dominio dei grandi network continua e ora negli hotel indipendenti quasi il 40% delle vendite dipendono dalle OTA.
Secondo l’analisi dell’Italian Hotel Monitor, svolte mensilmente da Trademark Italia, il mese di marzo 2014 vede Roma (73,8%) davanti a Milano (72,8%) ai vertici della graduatoria in termini di occupazione camere, uniche città a superare la soglia del 70%. Seguono, con un’occupazione camere superiore al 60%, Firenze (69,1%), Venezia (64,5%), Bologna (63,9%), Bergamo (63,3%), Ancona (62,6%), Parma (61,2%) e Ferrara (60,7%). Completa la top ten di marzo Torino (59,2%).
In dettaglio, 21 città risentono della diminuzione dell’occupazione camere rispetto allo stesso mese del 2013, mentre 24 città dichiarano aumenti. In particolare: 15 registrano incrementi superiori a 2 punti percentuali, 7 oltre i 3 punti.
A livello di alberghi Upscale (4 stelle), l’indice medio di R.O. (occupazione camere) si colloca al 64,4% (+1,3 punti rispetto al 2013), con un prezzo medio di 106,32 euro (+0,7%). Per quanto riguarda la classe Midscale (3 stelle), occupazione camere (59,2%) in aumento di 0,5 punti sul 2013, prezzi in diminuzione (-1,9%), mediamente inferiori di circa il 45% rispetto quelli dei 4 stelle. Il panel di IHM prevede una ripresa rispetto al 2013 anche nel mese di maggio.

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