Agli italiani in viaggio mancano pasta e bidet

Secondo un sondaggio di Trivago.it agli stranieri manca il proprio letto

La pasta e in generale tutta la cucina italiana. Ecco quello che manca di più agli italiani quando viaggiano fuori dai confini nazionali secondo un’indagine effettuata da Trivago.it. I risultati dimostrano che al 34% degli italiani pesa il fatto di non poter assaporare la propria cucina e di non poter ritrovare lo stesso sapore a cui si è abituati per “pizza e pasta” o di dover rinunciare alle famose lasagne della mamma” o, peggio, di doversi accontentare di prodotti “fac simili”. Il 27% accusa il disagio nel dover utilizzare un bagno accessoriato in modo diverso dal proprio: in particolare trovano difficile adattarsi ad un bagno sprovvisto del bidet. Il 12% si sente a disagio per la pulizia e l’igiene negli esercizi pubblici che non seguirebbe, secondo la percezione degli italiani all’estero, lo stesso standard del Belpaese. Cuscini e letti non sono tanto comodi quanto quello degli alberghi all’estero, secondo il 10%: vuoi per il famoso sacco lenzuolo e piumone integrato, il “duvet”, dentro il quale un italiano fa fatica ad abituarsi o per la consistenza e le dimensioni del cuscino che non sono esattamente le stesse di quello di casa. Ad una piccolissima percentuale (3%) manca il “buonumore italiano”, un concetto probabilmente molto relativo, e solo al 14% non manca niente dell’Italia all’estero. Negli altri paesi europei i risultati danno un quadro diverso: a tutti manca soprattutto il proprio letto, vuoi per la struttura, le dimensioni del cuscino, della coperta o altro. Hanno risposto così il 26% dei tedeschi, il 24% dei francesi e il 32% degli olandesi,  ma sono soprattutto gli inglesi (41%) che soffrono particolarmente nel doversi adattare ad un altro giaciglio. Agli inglesi (13%) e francesi (15%) manca inoltre la propria lingua e fanno più fatica ad adattarsi in un paese straniero per via della comunicazione.
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