Aica: in calo dati su occupazione camere (-1,4%)

Flessione pesante in Campania e Piemonte. E si prevede 2008 difficile

Il 2007 ha registrato un tasso di occupazione delle camere d’albergo del 63,7%, in flessione, rispetto al 2006, di 1,4 punti percentuali. Il dato è stato fornito da Renzo Iorio, presidente di Aica-Confindustria, che ha presentato il consuntivo per il 2007 delle catene alberghiere che aderiscono all’associazione nel corso del convegno "Turisti non per caso. Linguaggi e progetti per un turismo concreto e costruttivo". La flessione ha riguardato tutte le regioni italiane con punte particolarmente negative per la Campania (-10%) e il Piemonte (-8,2%). Ma mentre nella prima il peso rilevante nel calo è stato dovuto all’emergenza rifiuti, la diminuzione in Piemonte è legata al confronto con i risultati del 2006, che fu particolarmente significativo per il numero di turisti attirati dagli eventi sportivi ospitati dalla regione. A livello nazionale, comunque, il calo del tasso di occupazione delle camere degli alberghi ha interessato il segmento medio alto del settore (hotel a 4 o 5 stelle) mentre il comparto degli alberghi a 3 stelle segna risultati migliori rispetto al 2006.
Per il 2008 le previsioni Aica evidenziano un tasso di occupazione delle camere che dovrebbe attestarsi al 63,3%, con una ulteriore leggera flessione rispetto al dato consuntivo 2007 (-0,7%). La flessione dovrebbe riguardare principalmente il primo trimestre dell’anno a cui dovrebbe seguire un’inversione di tendenza che potrebbe assorbire le flessioni precedenti. Anche sul fronte dei prezzi difficilmente il 2008 lascia prevedere crescite significative; di qui la previsione di un anno ancora difficile per le imprese ricettive. Infine, per quanto riguarda la redditività alberghiera, Aica registra un ricavo medio pari a 87,59 euro, praticamente allineato ai valori del 2006. Mentre nell’Italia settentrionale e centrale gli incrementi di redditività sono dell’1 e dell’1,6%, nell’Italia meridionale e insulare le flessioni sono pari al 9,9 e al 6,5% rispettivamente.
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