Al Colosseo per tre giorni turismo gay protagonista, in Italia fattura 2,7 mln

Gay, lesbiche, bisessuali e transessuali considerano le vacanze un bene irrinunciabile, ma mentre gay e bisessuali prediligono le metropoli, le lesbiche amano i viaggi d'avventura. Entrambi adorano i paesi caldi, ma nella loro vacanza non mancano mai musei e cultura. 
E' il quadro che emerge sul turismo gay in Italia e nel mondo dagli ultimi dati della Community marketing, l'Agenzia mondiale di ricerche del mercato lesbian gay bisessuale e transgender (Lgbt) illustrati alla stampa in occasione della presentazione di Expo Turismo Gay, manifestazione che si svolge a Roma dal 23 al 25 maggio, davanti al Colosseo, tra spettacoli, musica, cabaret, libri e cultura Lgbt, oltre a rappresentanze internazionali e operatori turistici.   
In Italia il fatturato stimato del turismo gay è di 2,7 milioni di euro, per una media di 2-3 soggiorni annui da 10 giorni e un costo pari a 1.070 euro a persona. A livello mondiale, sono circa 25 milioni i consumatori lgbt, con un potere d'acquisto di 835 miliardi di dollari. Tutti, uomini e donne gay, hanno fatto lo scorso anno almeno 7 viaggi e la principale motivazione è il relax.  
E tutti pianificano per tempo le loro vacanze e ritengono i pride, tra le motivazioni che li spingono a intraprendere un viaggio. Col passare degli anni gli uomini preferiscono sempre più stare in hotel "gay only": se a 20 anni solo il 12% fa questa scelta, dai 30 diventano il 23% per arrivare ai 60 anni ad essere l'opzione prediletta nel 30% dei casi.    
Nella scelta di viaggio sono influenzati dalle letture su giornali e siti web della community gay nel 61% dei casi per gli uomini e nel 56% per le donne. Il 77% degli uomini gay e il 65% delle donne tra il 20 e i 45 anni fa uso di app su smartphone per informarsi durante i viaggi. Il telefonino è usato soprattutto per condividere foto e impressioni suoi social network (66%), cercare attrazioni, locali e eventi loro dedicati.
La classifica delle destinazioni Lgbt più visitate lo scorso anno, tenendo conto che la maggior parte dei viaggiatori presi in esame dallo studio viene dagli Stati Uniti, vede il Canada al primo posto con il 13% delle scelte, seguito da Inghilterra, Francia, Messico al secondo posto al 7% e Spagna al terzo posto al 6%. Seguono a pari merito Italia e Germania al 5%.   
Quanto all'industria dei matrimoni gay, il 10% ha scelto per la propria cerimonia un hotel, cui è seguita nel 57% casi una luna di miele.

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