Federalberghi, 2 giugno: in vacanza 5,8 mln di italiani

Bocca: stabile andamento delle persone in viaggio, ma cala il giro d’affari

Saranno circa 5,8 milioni (pari al 12,1% della popolazione maggiorenne, rispetto al 12,3% del 2008) gli italiani che approfitteranno del ‘ponte’ del 2 giugno per concedersi un primo assaggio di vacanze estive. Sono i risultati emersi dall’indagine campionaria svolta, dal 21 al 25 maggio su un campione di 3.011 persone maggiorenni, da  Federalberghi e dall’Istituto Dinamiche. “Dopo i boom di Pasqua e del ponte del 1° maggio, che avevano registrato rispettivamente incrementi del 20% e del 33% di italiani in vacanza, pur in presenza di un forte calo della spesa media pro-capite, l’imminente ponte del 2 giugno registra una sostanziale tenuta di persone in viaggio ed ancora una volta un drastico calo del giro d’affari” spiega Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi-Confturismo. Di questi 5,8 milioni, la maggioranza (88,2%) rimarrà in Italia e il restante 11,8% all’estero. Preferite le località marine saranno con il 62% , il 21,4%  andrà in la montagna e il 6,7% sceglierà le città d’arte. Il 2,4% preferirà le località lacuali mentre lo 0,9% si recherà alle terme. Tra gli alloggi si affermano, seppur in calo, le strutture alberghiere con il 29,9% della domanda, a seguire la casa di proprietà con il 27,9%, la casa di parenti o amici con il 16,2%, l’appartamento in affitto (5,8%), il residence (5,6%), il campeggio (3,1%) e l’agriturismo (2,5%). La spesa media pro-capite, comprensiva di viaggio, alloggio, ristorazione e divertimenti, si attesterà sui 225 euro con un calo secco di quasi il 14% rispetto al 2008, e determinerà un giro d’affari turistico di circa 1,3 miliardi di euro per una perdita di quasi il 16%. La permanenza media si attesterà sulle 2,9 notti. “Questo andamento – aggiunge Bocca – suona come un campanello d’allarme per i bilanci delle aziende turistiche ed alberghiere. Ora che il Ministero del Turismo è stato ricostituito dotando l’Italia di uno strumento centrale in grado di coordinare le politiche turistiche delle varie Regioni occorre che esso si faccia promotore di iniziative concrete per evitare che l’ormai imminente stagione estiva possa rappresentare per migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori una caduta dei fatturati e dell’occupazione. Parimenti auspichiamo che la sensibilità finora dimostrata dal Governo -conclude Bocca- trovi riscontri reali in stanziamenti straordinari e mirati a supportare la promozione dell’immagine Italia verso l’estero da un lato e dall’altro lato ad incentivare gli italiani a trascorrere un periodo di vacanze nel loro Paese”.
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