Quella del 2015 sarà un’estate di vacanze per 30,4 milioni di italiani, pari al 50% dei connazionali, in netto recupero rispetto all’ultimo biennio, quando gli italiani in vacanza furono 26,8 milioni nel 2013 e 28 milioni nel 2014. Ma soprattutto, sarà un’estate di vacanze al Sud.
“Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Mezzogiorno d’Italia – commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura di un’indagine sui consumi turistici estivi degli italiani che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo – vedere che il 48% degli italiani stia scegliendo per la proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud, ci rafforza nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare. Ma non per questo vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione”.
Secondo l’indagine, la durata media della vacanza è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014 e nell’81% dei casi (quasi 25 milioni) gli italiani rimarranno in Italia. Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell’Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del +2,5%.
Nella generalità dei casi la vacanza estiva degli italiani è ‘consumata’ in località marine con le Regioni del Sud ad attrarre la clientela. Oltre il 48% di chi rimane nei confini del Bel Paese si sta recando in Sicilia (18% della domanda), in Sardegna (10,4%), in Puglia (10,1%) ed in Calabria (10%). Il 79% rispetto al 70% del 2014 preferisce la spiaggia, con il dettaglio che vede il 59% scegliere il mare della Penisola o delle due isole maggiori (rispetto al 48% del 2014), mentre il 20% (rispetto al 22% del 2014) riversarsi nelle isole minori.
Per chi sceglie di “espatriare”, la scelta ricade essenzialmente sulle grandi capitali europee che raccolgono il 43% della domanda (come nel 2014), seguite dai mari tropicali/località esotiche che salgono al 17,7% dal 15,2% del 2014.
La spesa stimata per le vacanze estive (comprensive di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) è di 786 euro (rispetto ai 790 euro del 2014) mentre il giro d’affari complessivamente è di 18,3 miliardi di euro, in aumento del 7,7% rispetto all’estate 2014.
Tra le tipologie di soggiorno, l’albergo rimane il leader incontrastato scelto dal 24,5% rispetto al 27% del 2014. Seguono la casa di parenti o amici con il 21,7% rispetto al 20,1% del 2014, l’appartamento in affitto con il 12,1% (10,2% nel 2014), la casa di proprietà con il 10,6% rispetto al 16,9% del 2014, il villaggio turistico col 7,6% (7,2% nel 2014). Crescono i residence col 7,1% (6,5% nel 2014), i bed&breakfast con il 4,3% (2,9% nel 2014) ed i campeggi con il 4,3% (2,5% nel 2014).
È agosto, anche quest’anno, il mese più gettonato in assoluto, per giunta in ulteriore consolidamento. Il 62,5% (rispetto al 59,3% del 2014) di chi è in vacanza lo ha scelto per il proprio periodo di ferie estive. Segue luglio col 16,7% (rispetto al 22,1% del 2014). Giugno ha raccolto il 14,7% della domanda (rispetto al 19,4% del 2014) e settembre vedrà il 13,3% della domanda (rispetto al 10,7% del 2014).