Ripresa vicina per turismo ma gli italiani preferiranno viaggi all’estero

Anche per il turismo inizia a vedersi la ripresa. E dopo la crisi, le previsioni per il 2014 e il 2015 tornano a fare sperare con una crescita dell'1,7%. Ma quello che si prospetta per gli anni a venire sarà un turismo di nicchia, capace di offrire nuove attrattive anche per mete ormai diventate fuori moda. E' il quadro emerso dal XIX rapporto sul turismo italiano presentato a Genova nell'ambito del festival "Viaggiando il mondo" da Mercury Cnr Irat.
Nel 2013 il turismo e i viaggi e la domanda turistica totale sono stati il comparto più rilevante dell'economia italiana con una incidenza sul Pil del 13,4% attivando una spesa di 96,2 miliardi. Più dei due terzi dei turisti sceglie l'Italia per l'arte e la cultura (67,9%).    
Negli ultimi anni la presenza più importante è stata quella degli stranieri che rappresentano il 96,2%. Ma di fronte a questi dati positivi, per contro, gli ultimi due anni presi in considerazione dai ricercatori hanno registrato un trend negativo per i pernottamenti: si è passati dai 386,9 milioni del 2011 ai 376 milioni del 2013, con un decremento dell'1,2%.    
Per il 2014 e il 2015 i ricercatori prevedono una crescita dell'1,7%, ma non si potrà contare ancora molto sugli italiani che continueranno a fare vacanze all'estero dove trovano prezzi più vantaggiosi. Un altro dato negativo riguarda le strutture di ricezione: per la prima volta, negli ultimi anni sono diminuite le camere degli alberghi, passando da 1.097 milioni a circa 1.093 milioni.   

 

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