‘Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano’ è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti ora è la volta della valorizzazione dell’enogastronomia attraverso ‘Aromi d’Italia’, un progetto ideato e realizzato da Regione Toscana per il tramite di Toscana Promozione Turistica in veste di capofila, capace di raccontare l’identità gastronomica del nostro paese attraverso due azioni: un bus-ristorante di ultima generazione attrezzato con tutti i comfort che girerà l’Italia e la creazione di un kit olfattivo che ha l’obiettivo di essere un nuovo e originale strumento di promozione del nostro paese.
Il tour di ‘Aromi d’Italia’ si articolerà in 17 tappe – la prima si è svolta ieri a Torino e si concluderà entro ottobre, con 30 ospiti ogni volta – tra giornalisti, influencers selezionati tra coloro che hanno partecipato agli Italy Ambassador Awards e stakeholder – e una degustazione a cura della Federazione Italiana Cuochi che avrà come protagonista un piatto regionale dove a essere esaltato è l’aroma “simbolo” del territorio.
La scelta dei profumi identitari, realizzata con una articolata ricerca che ha coinvolto esperti e stakeholder regionali, ha come obiettivo un’azione di marketing olfattivo che permetta di raccontare la straordinaria varietà della cucina italiana partendo da 21 prodotti o piatti particolarmente significativi.
Il profumo del pane appena sfornato, l’aroma della moka o del ragù che sobbolle nella pentola hanno il potere di evocare sensazioni potenti. La connessione fra l’olfatto e le emozioni rende i profumi capaci di influenzare il nostro umore e richiamare ricordi. Ed ecco allora che a dare ancora più forza all’intero progetto è stato creato un originale kit olfattivo, che conterrà un profumo per ogni realtà, da utilizzare in occasione di eventi e fiere. Un sentore capace di evocare in maniera immediata il territorio da cui proviene. Uno strumento innovativo di promozione, un approccio nuovo al turismo enogastronomico.
“La cucina italiana, candidata anche a Patrimonio Unesco, è uno dei principali elementi di attrazione per i turisti nazionali ed internazionali. Le eccellenze enogastronomiche regionali raccontano le storie, i valori e le identità dei nostri territori, anche di quelli meno noti. Questo progetto valorizza quindi la nostra enogastronomia favorendo una narrazione della cultura italiana attraverso profumi e sapori locali differenti”, ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Gli Aromi d’Italia selezionati:
Abruzzo – Pecorino di Farindola
Basilicata – Pasta con peperone crusco
Calabria – ‘Nduja
Campania – Pizza
Emilia-Romagna – Parmigiano reggiano
Friuli-Venezia Giulia – Frico
Lazio – Carciofi alla romana
Liguria – Trofie al pesto
Lombardia – Risotto alla milanese
Marche – Brodetto di pesce
Molise – Scamorza Molisana
Piemonte – Bagna cauda
Provincia di Bolzano – Speck
Provincia di Trento – Strudel
Puglia – Orecchiette con cime di rapa
Sardegna – Pecorino sardo
Sicilia – Pasta con le sarde
Toscana – Pane toscano
Umbria – Prosciutto di Norcia
Valle d’Aosta – Fontina
Veneto – Baccalà alla vicentina
‘Scopri l’Italia che non Sapevi’ è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Marche e Abruzzo, ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica (borghi, turismo lento, turismo attivo, natura e parchi) con quest’ultimo anche responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub. A queste si sono unite le Regioni partner ai quali sono stati affidati alcuni tematismi verticali. Regione Toscana (enogastronomia), Friuli-Venezia Giulia (golf) e Campania (itinerari di turismo archeologico subacqueo).