I londinesi cominciano a tornare al lavoro dopo il lungo lockdown e Uber lancia il suo servizio di ‘taxi sul fiume’ che consentirà di attraversare la città evitando bus e metropolitana: il nuovo servizio era stato annunciato all’inizio di luglio e adesso è al via, per i pendolari nella sempre brulicante capitale britannica tenuta col fiato sospeso dal covid, ma anche per turisti e visitatori con un tragitto che tocca diverse zone della città, da Putney alla iconica Battersea Power Station, ma anche Blackfriars e Canary Wharf o Greenwich.
Il metodo di pagamento è quello lanciato da Uber per il servizio taxi, con l’acquisto di biglietti via app e l’accessomattraverso l’account Uber, ma rimarrà anche la possibilità di usare la app di Thames Clippers, che opera a tutti gli effetti il servizio, nonché la Oyster Card ovvero la tessera passepartout dei trasporti pubblici londinesi.
Sono oltre 4 milioni le persone che ogni anno usano il Tamigi per spostarsi nella città e il 40% si è detto determinato ad incrementare ulteriormente l’uso del trasporto lungo il fiume.
“Con il rientro al lavoro dei londinesi e la ripresa dei movimenti in sicurezza in città, avranno la possibilità di prenotare i loro spostamenti sia lungo il fiume sia sulla strada attraverso la app di Uber – ha sottolineato Jamie Heywood, general manager di Uber per l’Europa settentrionale ed orientale – Dobbiamo garantire che non facciano tutti ricorso alle proprie auto in risposta alla crisi. Da parte sua Sean Collins, chief executive di Thames Clipper, ha notato che questa nuova partnership riflette “la rinascita del fiume” rimarcando l’entusiasmo che “nel nuovo mondo siamo in grado di offrire un nuovo modo di spostarsi nella capitale”.