Tra stretta sugli Airbnb e crisi dei migranti il prezzo degli hotel a New York è ormai alle stelle: la media di una stanza nella Grande Mela è andata per la prima volta oltre i 300 dollari a notte e gli addetti ai lavori attribuiscono alla carenza di posti letto i prezzi da capogiro imposti negli ultimi mesi ai turisti in città.
L’aumento del 2023 è stato del 9%, da 277,92 a 301,61 dollari, secondo CoStar, un sito che analizza i dati delle proprietà immobiliari commerciali. Il record ha coinciso con l’arrivo di circa 180 mila migranti per lo più da America Latina e Caraibi dall’inizio del 2022, per ospitare i quali il Comune ha fatto ricorso a circa 135 alberghi nell’area di Midtown a Manhattan, Long Island City a Queens e nei pressi dell’aeroporto Jfk, ciascuno dei quali è stato pagato da City Hall fino a 185 dollari a notte per stanza.
New York ha circa 680 alberghi. La crisi umanitaria è diventata così una inattesa ciambella di salvataggio per l’industria alberghiera a New York. Da quando è iniziato il programma, mentre il turismo in città era ancora in crisi a causa del Covid, nessuno degli edifici convertiti a spese del municipio – uno su cinque del totale, tra cui il Row a quattro stelle nella zona dei teatri e lo storico Roosevelt vicino a Grand Central Station – sono tornati alla vocazione originaria.
L’aumento dei prezzi ha coinciso con un aumento del turismo a New York, tornato a livelli simili di quielli di prima della pandemia: nei primi tre mesi del 2024, quando usualmente i prezzi calano, la media del costo del soggiorno è stata del 6,7% piu’ alta rispetto allo scorso anno, da 230 dollari a notte contro 216 nel 2023. Altri fattori hanno contribuito al caro-alberghi: a settembre la città ha cominciato ad applicare una nuova legge, sostenuta aggressivamente dall’industria alberghiera, contro gli affitti a breve termine che in passato garantivano il 10% dell’accoglienza in città. Il giro di vite ha cancellato praticamente New York dalla mappa di Airbnb, un fenomeno che alcuni esperti giudicano di maggior impatto sui prezzi della crisi dei migranti: il numero delle offerte per soggiorno di meno di 30 giorni sul sito di condivisione di case e appartamenti è precipitato dell’83% a 3705 nel marzo 2024 contro oltre 22 mila nell’agosto 2023, il mese prima che la legge entrasse in effetto, con il resto degli Airbnb rimasti a New York disponibili solo per soggiorni oltre i 30 giorni.