Aeroporto Berlino, ecoattivisti invadono la pista e fermano i voli

In Germania alzano il tiro gli attivisti del clima di ‘Last generation’, che hanno indotto l’aeroporto di Berlino a fermare i voli. La notizia è trapelata nel tardo pomeriggio, ma lo scalo Willy Brandt, identificato dal codice ‘BER’, ha dovuto sospendere la circolazione degli aerei per un’ora a causa dell’azione di alcuni militanti, che sono riusciti a raggiungere le piste e ad incollarsi a terra. I giovani hanno anche letto un messaggio, in un video poi pistato in rete, su Twitter, che poi è stato rimosso. I dissidenti sono riusciti a penetrare in due aree dell’aeroporto, dal lato sud e da quello nord, e due piste sono state blindate. Dieci minuti dopo l’allarme è arrivata sul posto la polizia.
Durante la protesta, c’è chi ha dovuto attendere a bordo del suo aereo, dal momento che alcune operazioni di boarding erano già state effettuate. Ma si riferisce anche di velivoli rimasti a sorvolare il cielo di Berlino e di una serie di dirottamenti su scali minori, come quelli di Lipsia, Hannover e Dresda. E proprio in quest’ultima città, il capoluogo della Sassonia, il flusso inatteso dei passeggeri in arrivo ha provocato il caos, dal momento che lo scalo non aveva abbastanza personale per gestire l’emergenza dal punto di vista logistico.
Last Generation è molto attiva in Germania. Proprio ieri sera due attivisti si sono attaccati al podio del direttore di orchestra della Filarmonica dell’Elba, ad Amburgo, qualche minuto prima di un concerto.
“Non ci sarà più una Filarmonica per godesi Beethoven, quando Amburgo sarà sott’acqua”, hanno detto leggendo il messaggio destinato al pubblico.

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