Torna la paura negli aeroporti americani dopo che un ex militare di origine ispanica, Esteban Santiago, ha aperto il fuoco nell’area di ritiro bagagli dell’aeroporto di Ft. Lauderdale, in Florida causando 5 morti e almeno 8 feriti.
Le indagini sono ancora nelle fasi preliminari ma si tende ad escludere l’ipotesi del terrorismo. L’atto, secondo il governatore della Florida Rick Scott, sarebbe opera di un uomo con problemi mentali.
Esteban atterrato a Ft. Lauderdale, dopo aver fatto scalo a Minneapolis, ha preso la sua pistola dalla borsa, legalmente imbarcata insieme alle munizioni, e aperto il fuoco.
Su di lui le informazioni sono ancora contrastanti: nel suo passato ci sarebbero delle indagini per pedopornografia, ma le autorità non avrebbero raccolto prove sufficienti per procedere. Nel 2016, secondo la Cbs, Santiago si sarebbe recato negli uffici dell’Fbi ad Anchorage denunciando di essere ‘costretto a combattere per l’Isis’. L’incidente è avvenuto poco prima dell’una, e inizialmente si temeva per la presenza di un secondo sparatore, smentita poi dalla polizia.
Lo scalo resta però chiuso, “e lo resterà per diverso tempo”, hanno fatto sapere le autorità. Il fatto che l’uomo abbia trasportato legalmente la sua arma e le munizioni ha già alimentato un forte dibattito. Il killer ha recuperato la sua borsa nell’area bagagli, quella meno controllata degli aeroporti americani. E l’incidente ha fatto salire l’allerta in tutti gli scali.