Argentina aprirà al turismo dei Paesi limitrofi mentre l’Uruguay resterà chiuso agli stranieri

L’Argentina aprirà le proprie frontiere ai Paesi limitrofi, dopo le ripetute chiusure dovute alla pandemia da coronavirus, in vista della stagione turistica estiva dell’emisfero australe. Lo ha annunciato il ministro del Turismo Matías Lammens, precisando che i turisti provenienti da Brasile, Paraguay, Uruguay, Bolivia e Cile non dovranno all’arrivo rimanere in quarantena, ma solo sottoprsi ad un test PCR. Dopo aver sottolineato che “abbiamo lavorato tutta la settimana con il ministero della Salute per creare le condizioni di questa evoluzione”, Lammens ha precisato che “la decisione riguarda i turisti che arriveranno in linea di principio in aereo, attraverso l’aeroporto di Ezeiza a Buenos Aires, o per via marittima nel porto della capitale” argentina. Il ministro si è detto convinto che “esistono le condizioni per l’arrivo di turisti in Argentina in questa nuova tappa in cui dobbiamo convivere con il virus”, senza dimenticare, ha concluso, “l’importanza di risorse finanziare che questo comporta per il settore turistico”.

Al contrario, il presidente della Repubblica dell’Uruguay, Luis Lacalle Pou, ha annunciato che per questa stagione estiva australe (2020-2021) le frontiere resteranno chiuse ai turisti stranieri e che l’arrivo di persone dall’estero sarà strettamente controllato. Lacalle Pou ha aggiunto che l’esperienza internazionale ha rivelato che i Paesi che hanno aperto le frontiere nell’alta stagione del loro turismo hanno poi registrato un picco alto di contagi. Per cui, ha concluso, come già avviene ora, l’arrivo in Uruguay per le diverse possibilità (aerea, marittima e terrestre) sarà permesso solo alle persone con nazionalità o residenza uruguaiana. Queste, comunque, dovranno ottenere test negativi di Covid-19 sia all’uscita dal Paese di provenienza, sia all’arrivo in Uruguay e realizzare una quarantena di sette giorni.

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