Allarme inquinamento a Copacabana: in seguito alle abbondanti piogge che si sono abbattute su Rio de Janeiro durante il carnevale, sulla spiaggia più famosa della metropoli carioca si è formata una lunga ‘lingua nera’ di acque reflue, come l’hanno definita alcuni media.
Il canale, di colore scuro e maleodorante, è stato scambiato per una piscina naturale da parecchi bambini, che vi si sono immersi, inconsapevoli dei rischi, tra l’incredulità di molti turisti.
La scena non è sfuggita neppure all’oceanografo David Zee, che ha criticato le autorità per consentire ad un “luogo turistico e di piacere” di diventare il destino finale degli “scarichi” fognari, lasciando “credere alla gente che si tratti solo di acqua piovana”.
Per Zee, che insegna all’università statale di Rio, l’accesso a tali acque dovrebbe invece essere proibito al pubblico, in quanto “contaminano la sabbia e causano malattie”. La locale segreteria dell’Ambiente ha intanto annunciato che invierà sul posto una “pattuglia ambientale” per valutare le effettive condizioni di salubrità dell’area.