In Brasile niente obbligo vaccinale per i turisti in arrivo che invece dovranno fare una quarantena di cinque giorni, seguita da un ulteriore test contro il coronavirus. “A volte è meglio perdere la vita che perdere la libertà”, ha dichiarato il ministro della Salute del governo Bolsonaro, Marcelo Queiroga, spiegando perché è stata rigettata la raccomandazione dell’Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria (Anvisa), favorevole al pass vaccinale per evitare che il Brasile diventi meta di turisti no-vax. Queiroga – che pure ha spinto per le vaccinazioni, arrivando a incentivare anche la terza dose – ha affermato che “non si può discriminare tra chi è vaccinato e chi no, e da lì imporre restrizioni”.
Ore prima delle parole del suo ministro, il presidente Jair Bolsonaro aveva ribadito di non essere d’accordo con Anvisa. Il leader di estrema destra ha affermato che l’Agenzia voleva “chiudere lo spazio aereo” del Paese, ma che lui si è opposto al certificato vaccinale e assicurato che “preferirebbe morire piuttosto che perdere la libertà”.