12 aeroporti all’asta, Brasile incassa 695 milioni di euro

Il governo del presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha messo all’asta 12 aeroporti alla Borsa di San Paolo: secondo il portale di notizie Uol, in totale la concessione di questi terminal per 30 anni ha fatto incassare alle casse pubbliche 2.377 miliardi di reais (circa 695 milioni di euro).

Si è trattato della prima asta pubblica della gestione Bolsonaro: il capo di Stato ha previsto la privatizzazione di almeno 49 progetti di infrastrutture nel 2019, con investimenti che devono raggiungere i 67,9 miliardi di reais (poco meno di 20 miliardi di euro). L’asta è stata divisa per la prima volta in tre blocchi, a seconda delle aree regionali di appartenenza degli aeroporti, che insieme servono 20 milioni di passeggeri l’anno.
La società spagnola Aena si è aggiudicata il blocco Nord-est, di cui fanno parte gli scali con maggiore vocazione turistica, ovvero Recife, Maceiò, Aracaju, Juazeiro do Norte, Joao Pessoa e Campina Grande.
Alla compagnia svizzera Zurich sono invece andati gli aeroporti di Vitoria e Macaè, appartenenti al blocco Sud-est, la zona maggiormente legata all’industria di petrolio e gas.
L’ultimo blocco, Centro-ovest, territorio per eccellenza dell’agrobusiness, è stato appannaggio del consorzio locale Aeroeste, cui sono andati gli scali di Cuiabà, Sinop, Rondonopolis e Alta Floresta.

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