La Commissione europea lavora a linee guida sulla ripresa della libertà di movimento nell’Unione europea, con “soluzioni smart” e tenuto conto delle situazioni epidemiologiche da coronavirus nelle varie regioni, anche in vista del periodo turistico estivo. Lo spiega il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, a chi chiede di commentare l’accordo che sta prendendo forma tra Austria e Germania.
Il portavoce non è entrato nel merito dell’intesa che Berlino e Vienna stanno preparando, né sull’ipotesi di una mini-Schengen, ma ha ribadito che Bruxelles “incoraggia il dialogo tra gli Stati membri” per facilitare gli spostamenti, specialmente tra regioni frontaliere. Mamer ha inoltre ricordato che nella “roadmap” già pubblicata sono stati fissati una serie di criteri e raccomandazioni, che possono costituire la base per la discussione tra Stati.
Continueranno ad esserci “limitazioni di movimento” a causa del coronavirus, e su questo “è meglio non farsi illusioni”, ha detto intanto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino sulle prossime vacanze estive. Maas ha affermato di “auspicare che ci sarà il prima possibile il ripristino delle frontiere aperte e di Schengen”, ma per il ministro non ci sarà “una normale stagione estiva con spiagge e rifugi di montagna pieni”.
Sarebbe “assolutamente sensato avere un coordinamento europeo” in vista delle ferie estive, che quest’anno dovranno fare i conti con le misure contro il coronavirus, ha osservato Maas. Il ministro ha ribadito che non sarà possibile una normale stagione estiva, ricordando che al momento molti paesi sono ancora blindati, gli aerei sono a terra e le frontiere ancora chiuse.