Cina, taxi introvabili: vietate le prenotazioni con smartphone

Mini rivoluzione a Shanghai da domani, sabato 1 marzo: nelle ore di maggiore traffico sarà vietato utilizzare le applicazioni degli smartphone per trovare e prenotare un taxi. La decisione del dipartimento per i trasporti della città è stata adottata per ridurre la difficoltà, lamentata da molti, di trovare un taxi libero per la strada specie in alcune fasce orarie.
Il divieto sarà per il momento operativo dalle 7.30 del mattino alle 9.30 e dalle 16.30 alle 18.30. I conducenti di veicoli autorizzati per il noleggio, inoltre, non potranno utilizzare queste applicazioni per trovare clienti. In base alle nuove disposizioni i taxi che durante le fasce orarie indicate non accettino clienti a bordo nonostante la luce verde indichi che sono liberi, potranno essere segnalati ad una hotline. Gli autisti che non si adegueranno verranno multati con una somma di 200 yuan (circa 25 euro) e 15 giorni di sospensione e la loro licenza in casi gravi potrà anche essere revocata. Vietato anche mettere nei taxi avvisi pubblicitari relativi alle app in questione. In caso di violazione, dopo una iniziale censura, potrà essere applicata una sanzione di 1.000 yuan (circa 120 euro). Infine, i conducenti che rifiutino di attendere i passeggeri in coda presso gli aeroporti o le stazioni ferroviarie verranno puniti con una multa di 200 yuan.
Attualmente il dominio è detenuto da Didi Taxi e Kuaidi Taxi, che insieme lo scorso anno hanno coperto circa il 90% del mercato del settore e che si danno battaglia per attrarre clienti offrendo sconti generosi e tariffe agevolate sia agli autisti che ai clienti nonchè facilitazioni nei sistemi di pagamento. L'opinione pubblica è divisa in Cina: alcuni sostengono la loro grande utilità mentre altri lamentano disagi per coloro che non le hanno disponibili.

 

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