Cipro continua a crescere: turisti italiani in aumento del 28,2% a settembre

Un settembre con il segno + tira la volata all’ultimo trimestre dell’anno per Cipro. Osservando in dettaglio le statistiche cipriote del mese di settembre si osserva un incremento sul 2017 del 7,5%, in linea con l’incremento complessivo vicino all’8%, con un totale 3.239.760 viaggiatori, in totale, cifra che rende realistiche le stime del Ministero del Turismo per il 2018, attestate sui 4.000.000 di viaggiatori.

“Il 2018 si preannuncia come un altro anno eccezionale, nel corso del quale il quale raggiungeremo il numero di 4 milioni di turisti, dato che qualche anno fa sembrava fantascienza. Un risultato come questo è ancora più importante perché il 2018 è stato un anno in cui tutti i nostri concorrenti hanno in assoluto performato al meglio e ciò dimostra che Cipro può reggere la competitività anche contro questi paesi”, ha commentato George Lakkotrypis, ministro del turismo.

L’aumento dell’offerta dei voli aerei sulla piazza italiana ha portato i suoi frutti e questa variabile ha un ruolo importante nella crescita dei flussi generati dal Bel Paese: l’incremento del mese di settembre è, infatti, del 28,2%, dato che riflette l’andamento dei primi tre trimestri caratterizzati complessivamente da una crescita del 29,1%.

L’Ente per il Turismo di Cipro in Italia ha accolto i dati facendo anche un bilancio positivo delle attività promozionali svolte nell’arco del 2018, che termineranno il 28 novembre a Firenze con l’ultimo appuntamento dei 6 incontri con le adv. Le altre date in programma, prima di quella toscana, vedono ancora incontri a Brescia (20.11) e Padova (21.11) e sono state precedute dagli appuntamenti di Salerno, Bari e Napoli che hanno fatto registrare un buon numero di partecipanti e interesse delle agenzie sulle novità, sulle nuove esperienze e sugli eventi del prossimo anno.

Tra tutti i dati statistici è interessante notare che crescono anche quasi tutti i mercati di riferimento in area europea, il Regno Unito fa registrare un aumento medio del 5,3%, la Germania del 2,1%, la Grecia del 10% e la Svezia del 13,5%. Unica eccezione è quella prodotta dalla Russia, secondo mercato dopo il Regno Unito, che scende del 4,9%, dato che viene compensato però da performance particolarmente positive di paesi come l’Irlanda, con numeri più raddoppiato, e di numerosi stati dell’Est europeo in fortissima ascesa.

Da considerare con attenzione anche i numeri particolarmente positivi del continente americano con incrementi record per Stati Uniti (+ 64,1%) e Canada (+ 67,7). In crescita anche Africa e Oceania. Stazionaria l’Asia che a settembre cresce del 2% e complessivamente segna una leggera flessione dell’1,3%.

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