L’Egitto vuole rilanciare la sua immagine dopo ilterribile anno del turismo (-46%) e prova a farlo al TTG Incontri di Rimini, ma la morte di Giulio Regeni si fa sentire anche in fiera.
“Molto cordoglio e dispiacere per quello che è accaduto a Regeni ma sul caso in queste ore non è in programma nessun incontro con rappresentanti del Governo italiano – spiega il ministro Mohamed Yahia Rashed – Siamo qui – per promuovere le relazioni tra i nostri Paesi che risalgono a centinaia di anni fa e continueranno per altre centinaia”.
“Venite in Egitto – continua – perché abbiamo fatto grandi investimenti per la sicurezza dei turisti sia negli aeroporti che nei vari siti. La verità è che non solo il nostro Paese è stato colpito ma tutto il mondo è stato duramente messo alla prova dal terrorismo. È successo in Francia, in Germania ed è per questo che dobbiamo unire le forze”.
Il tracollo del turismo egiziano è iniziato dopo la tragedia dell’aereo russo precipitato dopo il decollo da Sharm el Sheikh. Tutte le 224 persone a bordo morirono. L’Isis rivendicò l’abbattimento del velivolo. Ad agosto di quest’anno infatti i turisti sono stati 503 mila, il 47% dei quali provenienti dai Paesi arabi, contro i 915.200 nello stesso periodo del 2015.