Il premier giapponese, Yoshihide Suga, ha annunciato la temporanea sospensione della campagna di incentivi per il turismo domestico, per tentare di contenere la recente espansione dei contagi di coronavirus nel Paese.
“La promozione denominata ‘Go To Travel’, verrà interrotta tra il 28 dicembre e l’11 gennaio, il periodo di maggior movimento della popolazione durante le vacanze di Capodanno, e il suo eventuale riavvio – ha spiegato Suga – dipenderà dall’espansione dei contagi nel periodo natalizio”.
Avviata a fine luglio, l’operazione commerciale offre rimborsi fino alla metà delle spese per i viaggiatori, assieme all’emissione di buoni per la ristorazione nei luoghi che si intende visitare, favorendo l’economia locale. L’annuncio arriva nel mezzo di quella che gli epidemiologi definiscono la ‘terza ondata’, con una media di 3.000 casi giornalieri a livello nazionale, un numero che – sebbene più contenuto rispetto all’andamento dei contagi delle nazioni occidentali – preoccupa gli esperti e le autorità sanitarie del Sol Levante, un paese che ha la più alta incidenza di persone anziane al mondo in rapporto alla popolazione: il 28% dei 124 milioni di abitanti del Giappone ha più di 65 anni di età. Il premier nipponico ha detto che il governo farà il possibile per facilitare il lavoro delle strutture ospedaliere, in particolare nelle regioni maggiormente colpite dalla diffusione della malattia, tra cui i centri metropolitani di Osaka e Sapporo, già rimossi dalla campagna dei viaggi in seguito a un’impennata dei casi di Covid senza precedenti la scorsa settimana. A questo riguardo Suga ha confermato i piani per escludere dagli incentivi turistici anche le città di Tokyo e Nagoya ancor prima del 27 dicembre, come richiesto dalla governatrice della capitale Yuriko Koike. Dall’inizio della pandemia i casi di coronavirus a livello nazionale in Giappone ammontano a 182.305, con 2.649 decessi dichiarati.