L’India costruirà entro i prossimi 5 anni 200 nuovi aeroporti, mentre le compagnie aeree acquisiranno oltre 1.400 nuovi velivoli: lo ha detto il Ministro all’Aviazione Jyotiraditya Scindia in una conferenza stampa.
Il ministro ha sottolineato che nove anni fa, quando Modi è arrivato al governo, il paese aveva settantaquattro scali, mentre il numero è quasi raddoppiato, salendo a 148. ‘Il paese – ha detto Scindia – è diventato il terzo più grande mercato globale dell’aviazione”.
Altri dati forniti dal ministro rivelano che il numero dei viaggiatori interni è cresciuto del 135%, mentre quello dei viaggiatori internazionali è raddoppiato; i voli cargo sono cresciuti del 65%, passando da 2 milioni di tonnellate a 36, mentre gli aeroplani in servizio nel paese sono passati dai 400 nel 2014 ai 700 di oggi.
Dopo avere ricordato la recente commessa di Air India, l’ex compagnia di bandiera acquisita dal gruppo Tata, per 470 nuovi aerei, (220 Boeing e 250 Airbus), Scindia ha infine rimarcato l’importanza del programma Udan lanciato dal governo, che mira a sviluppare la connettività interna attraverso i piccoli aeroporti regionali, consentendo a tutti i cittadini, anche nelle aree più periferiche, di avere un facile accesso ai servizi dell’aviazione.