In Marocco turismo col fiato sospeso per crisi in Medio Oriente

Dopo aver fatto fronte al terremoto che ha colpito il paese il 6 settembre, ospitando 960mila visitatori mentre cercava di ricostruire i danni del sisma, ora il Marocco teme ripercussioni dalle tensioni in Medio Oriente. Le assemblee della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale che si sono concluse domenica 15 settembre, hanno portato in città quasi 14 mila partecipanti. Una ventata di ottimismo che ha lanciato nuovi progetti, come l’idea di un nuovo e più capiente centro congressi da realizzarsi a breve, a Marrakech.

Le presenze in Marocco, a settembre, sono cresciute del  7% rispetto allo stesso mese del 2022. Ora però l’esplosione di violenza legata al conflitto tra Israele e Hamas impone prudenza e spinge per esempio l’ambasciata thailandese a Rabat a lanciare un severo avvertimento ai cittadini thailandesi che risiedono o viaggiano in Marocco, invitandoli a evitare luoghi pubblici ad alta densità di popolazione e inutili escursioni in zone turistiche, percepite come probabili oggetto di tali attacchi.

Nel 2022, il Marocco ha accolto circa 11 milioni di turisti. L’obiettivo è raddoppiare il numero di visitatori entro il 2030, in concomitanza con la celebrazione e l’organizzazione della Coppa del Mondo FIFA, insieme a Spagna e Portogallo. Ciò equivale a circa 26 milioni di visitatori.  In Marocco sono quasi 550 mila le persone impiegate direttamente nel settore turistico, ovvero il 15% della popolazione attiva totale. Nell’economia del Paese la voce pesa per circa il 7% del prodotto interno lordo.

editore:

This website uses cookies.