La crisi economica e le tensioni nel Mediterraneo non fermano il turismo in Marocco. Anzi. Nei primi sei mesi dell’anno il paese nordafricano ha registrato risultati in crescita a +1,2%, con 6,25 milioni di visitatori. In agosto, mese non particolarmente felice per il turismo dato il gran caldo, sono arrivati 1.915.301 passeggeri nei principali scali.
Casablanca fa la parte del leone, secondo i dati dell’Office national des aéroport (Onda). Al Mohammed V sono scesi 938.228 passeggeri (+2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso). Il picco si è avuto il 2 agosto, con 33.260, tra turisti e marocchini di ritorno a casa per le vacanze.
Secondo i dati del ministero del Turismo non c’è preoccupazione nel settore. Forti dei 10,3 milioni di visitatori del 2014, nel periodo 2012-2014 il settore ha attratto investimenti per 51,1 miliardi di dirham, mentre gli investimenti di casa sono arrivati a 174 miliardi con la creazione di 300 nuovi alberghi per un totale di 27.860 posti letto in più e oltre 50 mila nuovi posti di lavoro. Nel 2014 il turismo ha contribuito al Pil per l’8,1%.
L’obiettivo del ministro del Turismo, Lahcen Addad è ambizioso: portare il Marocco tra le prime 20 destinazioni al mondo, entro il 2020.