“Il 2017 ha rappresentato un punto di svolta per il turismo in Israele. Abbiamo accolto più di 3,6 milioni di turisti, 700.000 in più rispetto allo scorso anno. Si tratta di un record assoluto: mai prima d’ora abbiamo superato la soglia dei 3 milioni di visitatori”. Ad affermarlo Yariv Levin, ministro del Turismo israeliano, commentando i dati del Central Bureau of Statistics di Israele per il 2017.
“Questo è il risultato diretto di una rivoluzione omnicomprensiva della politica di marketing implementata negli ultimi 2 anni: una strategia innovativa che prevede incentivi alle compagnie aeree per l’apertura di nuove rotte con un potenziale significativo per il turismo incoming e le collaborazioni che abbiamo creato per la prima volta con le principali OTA nel mondo. La rivoluzione nel turismo del 2017 ha dato un enorme contributo all’economia di Israele. Per la prima volta, le entrate derivanti dal turismo incoming hanno superato la soglia 20 di miliardi di Shekel ovvero quasi 5 miliardi di Euro, creando circa 25.000 nuovi posti di lavoro”, ha aggiunto.
Lo scorso anno sono stati registrati 3.611.800 arrivi, un incremento del +23% rispetto al 2016 e del +29% rispetto al 2015. Nel mese di dicembre 2017 hanno visitato Israele 290.000 turisti, circa il 17% in più rispetto a dicembre 2016 e il 47% in più rispetto a dicembre 2015. Includendo anche le visite in giornata, il numero di turisti totali per il mese di dicembre 2017 sale a 308.000. Molto positiva la performance dell’Italia.
Nel 2017 sono stati 107.700 gli arrivi italiani (esclusi visitatori in giornata e crocieristi), una crescita pari al +26% rispetto al 2016 (+28% rispetto al 2015). Nel solo mese di dicembre 2017, 14.000 italiani hanno viaggiato in Israele, il 31% in più rispetto al dicembre 2016 (+101% rispetto a dicembre 2015). Con questi risultati l’Italia si posiziona al 6° posto tra i mercati europei per numero di arrivi e all’8° posto a livello globale.
Gli Stati Uniti si confermano il mercato principale per numero di arrivi, con 778.800 visitatori nel 2017, il 20% in più rispetto al 2016. Seguono Russia (331.500), Francia (308.600), Germania (218.100) e UK (198.500).
“Stiamo lavorando – ha detto Amir Halevi, dg del Ministero del Turismo – per migliorare le infrastrutture turistiche puntando in primo luogo alla manutenzione e alla pulizia dei siti esistenti e per diversificare le opzioni di soggiorno in Israele, in modo da rispondere ai nuovi trend di mercato e allo stesso tempo incrementare il turismo incoming. Ci stiamo inoltre adoperando per ampliare le risorse umane nel turismo, un settore che oggi dà lavoro a più di 200.000 persone. In seguito a tutti questi cambiamenti, siamo ottimisti sul fatto che questo trend di crescita proseguirà nel tempo e vediamo nel suo consolidamento un contributo significativo all’economia e al mercato del lavoro”.
“Un grazie davvero a quanti hanno dato fiducia alla nostra destinazione e sempre continuano a darla: ai colleghe della stampa, ai turisti che ci hanno scleto e agli operatori del settore che mai hanno smesso di credere in noi”, ha aggiunto Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia. www.goisrael.com