Cade anche l’ultima delle barriere che la Cina aveva eretto nell’inutile tentativo di fermare la diffusione del Covid. Dopo tre anni di isolamento e di restrizioni tra le più rigide al mondo, Pechino ha riaperto i confini ai viaggiatori internazionali che non dovranno più osservare un periodo di quarantena nei famigerati Covid hotel, anche se rimane l’obbligo di un tampone negativo da effettuare nelle 48 ore prima del viaggio. Le prime persone dall’estero ad arrivare in Cina dopo la soppressione, a mezzanotte, dell’obbligo di quarantena, ridotta nelle ultime settimane a cinque giorni, sono i 387 passeggeri di due voli provenienti da Singapore e Toronto, atterrati rispettivamente a Guangzhou e Shenzhen, scrive Al Jazeera, che ha raccolto commenti entusiastici di cinesi che finalmente possono viaggiare. Si calcola che con la riapertura della frontiera fra Hong Kong e la Cina metropolitana almeno 400.000 abitanti della città siano in procinto di mettersi in viaggio nelle prossime settimane.
Intanto, però, la Germania “sconsiglia” i viaggi in Cina non indispensabili, causa l’epidemia di Covid nel Paese. “Attualmente sconsigliamo i viaggi non essenziali in Cina. Il motivo è il picco delle infezioni da Covid e il sistema sanitario sovraccarico”, ha affermato su Twitter il Centro di risposta rapida del ministero degli Esteri tedesco.