La Francia del turismo riparte aspettando le Olimpiadi del 2024

‘Vacanze in Francia, più Provenza che Parigi’ Tour operator: ‘Servono mete alternative e sicurezza sanitaria’ (di Tullio Giannotti) (ANSA) – PARIGI, 30 MAG –

In Francia confini aperti per accogliere quest’estate gli italiani. E gli operatori turistici sono pronti a proporre alcune mete alternative più che Parigi. “In questo primo periodo di riapertura proponiamo le regioni ‘verdi’ meno colpite dall’epidemia, quelle vicine all’Italia come la Savoia o la Provenza. Mete alternative, da scoprire e in piena sicurezza sanitaria”, spiega William Gheduzzi, bolognese trapiantato da 26 anni a Parigi, operatore turistico che guida con la moglie Sabrina l’agenzia Caravelle Tour, punto di riferimento del settore.

“In questo primo periodo – spiega Gheduzzi  – crediamo soprattutto in un turismo frontaliero e regionale, non in quello classico nazionale. Per Parigi aspettiamo che con l’autunno torni tutto alla normalità”. La Francia, dal 2 giugno, sarà tutta ‘verde’ da un punto di vista epidemico: il virus circola ma è sotto controllo. Ad eccezione dell’Ile-de-France, la regione di Parigi che non è più rossa ma ‘arancio’ e resta sorvegliata speciale. Ma per il resto, si riparte.

“La tendenza – spiega Gheduzzi all’ANSA – sarà quella delle zone facilmente raggiungibili e basso impatto Covid: per i belgi sarà la Normandia, per gli spagnoli il Perigord, per gli italiani soprattutto Savoia e Provenza”.

 

Nel giro di qualche settimana, riapriranno Louvre e Museo d’Orsay, castelli della Loira e Versailles, Grand Palais e Centro Pompidou: “Fin quando non ci sarà una cura o un vaccino, dovranno essere evitati i grossi assembramenti – spiega Gheduzzi -. Se riempi un pullman al 75% ammortizzi la spesa, al 50% nemmeno quello”.

Caravelle Tour, come gli altri operatori del settore, ha vissuto in Francia anni difficilissimi, riuscendo a resistere grazie alla creatività, alla flessibilità: “Abbiamo cominciato con le Olimpiadi di Londra del 2012, un primo colpo per Parigi. Poi dal 2015 gli attentati terroristici, per il turismo quello di Nizza è stato addirittura peggiore del Bataclan, perché si è capito che tutta la Francia era nel mirino, non soltanto Parigi. Poi i gilet gialli, quindi gli scioperi e adesso il Covid”. Si guarda avanti. Con la prospettiva di una grande rivincita nel 2024, con le Olimpiadi di Parigi: “Saranno le prime con le gare dentro i monumenti, il ciclismo all’Arco di Trionfo, il beach-volley alla Tour Eiffel, tuffi, nuoto e canottaggio sulla Senna… per rifarci di 8 anni come quelli appena passati, puntiamo su un effetto-Giochi dal 2023 al 2028”.

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